Il Fatto Quotidiano

LE BEGHE GRILLINE NON CONTANO PIÙ

- » TO. RO.

COMESICAMB­IA. In questa rubrica è stato già scritto nei giorni dopo le elezioni: i Tg della Rai si sono riallineat­i alla velocità della luce. Se prima le interviste nei notiziari del servizio pubblico erano generalmen­te ambientate sulla terrazza del Nazareno e il mezzo busto era tipicament­e quello di Matteo Renzi (o al massimo di Paolo Gentiloni), il cambio della guardia dopo il 4 marzo è stato cruento: Fico, Di Maio, Salvini; i vincitori sono spuntati ovunque. Il fenomeno è ormai consolidat­o (e per occhi meno ingenui, forse, pure abbastanza prevedibil­e). Eppure qui ci si sorprende ancora. Ieri, per esempio, è stata ignorata dai Tg Rai una notizia che in altri tempi sarebbe stata ghiottissi­ma: Il Foglioha mostrato come sono cambiati a ridosso delle elezioni i programmi dei 5Stelle; le parole più coraggiose e radicali sono state mitigate e in certi casi sbianchett­ate (ne scriviamo sotto). Una volta il servizio pubblico si esaltava per molto meno: chi non ricorda le lunghe inchieste sui rifiuti a Roma, sui cambi di assessori, su Spelacchio, sulle Olimpiadi, su ogni piccola o grande bega dei grillini? Era un’altra epoca: ieri l’articolo del Foglio – ripreso dai siti dei principali giornali – è stato scansato da tutti i Tg delle prime tre reti nazionali. Come si cambia. E con quale classe.

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