Nuovi leader L’incapacità di risolvere i problemi: oggi basta banalizzarli
Che bravi politici abbiamo in Italia, pensano al nostro Paese come se fosse un loro feudo da gestire a vita. Chi è stato trombato, dopo avere approvato una legge elettorale demenziale, accusa gli antagonisti di maggioranza di non essere capaci di formare un nuovo governo, che sarebbe come infilare la cruna di un ago dopo che il buco è stato otturato. Chi ha lasciato passare la legge incostituzionale a discapito di una parte politica ora ci dice che urge un governo neutrale, con chi?
Per ora meglio il voto, con una nuova legge elettorale come si usa per i comuni o le regioni. DIRITTO DI REPLICA
La Regione Lazio è in prima fila nella tutela del paesaggio e del patrimonio ambientale: la definitiva approvazione del Piano territoriale paesaggistico regionale rappresenta un aspetto prioritario del programma della nuova Amministrazione regionale e non è compatibile con emendamenti finalizzati alla trasformazione inopinata di “pezzi storici”, “monumenti”, “parchi archeolo gic i” e quanto altro rischia di “svendere il proprio territorio”. Il Ptpr del Lazio è il primo strumento che tutela, norma e valorizza il paesaggio dell’intero territorio regionale, a differenza di altre regioni: sarebbe quindi un controsenso da una parte “pianificare il paesaggio in toto” e dall’altra produrre “codicilli occulti che svendono le aree”. Vorrei sottolineare che la Legge regionale n.2/2018 mira esclusivamente a fare salvi quei Piani di Assetto dei Parchi regionali già approvati dal Consiglio regionale e conformi pertanto allo stesso Ptpr, dovendone seguire le prescrizioni. Si evidenzia, al tempo stesso, che questa norma non incide sui beni paesaggistici imposti con decreti specifici (D.lgs 42/2004 “immobili ed aree di notevole interesse pubblico”) per i quali rimangono vigenti le prescrizioni e le tutele riportate nel decreto di vincolo e nel Ptpr adottato. SONO PASSATI QUARANT’ANNIdal crudele assassinio di Aldo Moro. Una figura politica di grande valore e un vero statista come, in quel tragico periodo storico della nostra Repubblica segnato dal terrorismo, lo sono stati Pertini, Berlinguer, La Malfa. Oggi, agli albori della Terza Repubblica, è avvilente verificare che i protagonisti sono Salvini, Di Maio, Renzi, sempre alla ribalta per i loro giochi nefandi e non certo per la qualità della loro politica.
È imbarazzante constatare nel loro agire l’assoluta mancanza di responsabilità civile e di etica istituzionale, per informazioni chiedere al presidente Mattarella: incapaci di qualsiasi analisi politica razionale, puntano esclusivamente a salvaguardare il proprio ego smisurato. Certo, stiamo parlando di due epoche diverse, però il raffronto viene spontaneo, anche se il compito è arduo: non esiste alcuna correlazione, troppo netto il divario intellettuale e culturale che contraddistingue i leader in questione.
La differenza che determina l’essere uno statista oppure un politicante qualunque, emerge con evidenza quando si fanno scelte coraggiose tralasciando egoistici interessi di bottega, anche se ciò potrà comportare l’eventuale perdita di consenso elettorale. I veri statisti sono coloro che non decidono in base all’umore della piazza, ma vedono oltre e responsabilmente agiscono di conseguenza. Dove sono? IL GOVERNO È UN’ATTIVITÀ complessa per definizione, qualunque sia il livello in cui esso si esplica. La decisione, la scelta strategica, per essere adeguata deve essere ponderata. A me sembra che lo spirito del nostro La norma approvata dal Consiglio regionale, dunque, non ha invertito assolutamente “la gerarchia delle leggi di salvaguardia del territorio”. Per quanto riguarda “le mappe”, invece, viene previsto un aggiornamento della base cartografica del Ptpr adottato (con riferimento alla Carta dell’uso del suolo).
Una revisione resa necessaria perchè la base cartografica del Piano è risalente al volo del 1998, che non risulta più coerente con l’attuale stato dei luoghi. Questo aggiornamento tempo non dia più valore alla ponderazione, che è l’analisi dei costi e dei benefici di ogni singola azione: è una corsa d’istinto a superare le barriere del difficile con un doppio salto.
Ci penserà qualcun altro se la caduta sarà rovinosa. Il nostro tempo appare più veloce di quel che era, e i leader attuali pensano di tenerlo a bada, di gestire cioè le loro decisioni o soltanto le loro opinioni, offrendo sempre una presa di posizione istantanea. Succede così che ogni problema invece che risolto venga banalizzato, estremizzando le soluzioni e offrendole temerariamente come possibili e certe. non comporta modifiche ai paesaggi e ancor di più non legittima, né potrebbe mai farlo, interventi abusivi. Questa revisione, inoltre, non riguarda eventuali condoni e non interessa la Legge regionale sulla rigenerazione urbana, che consente interventi su immobili esistenti: nel caso specifico di quelli ricadenti in zone agricole, non prevede poi alcuna deroga a designazioni diverse da quelle consentite dalle leggi vigenti. La Regione Lazio, infine, concerta con il Mibact tutte le modifi- che al Ptpr attraverso un tavolo interistituzionale, previsto dall’Intesa sottoscritta con lo stesso Ministero, che dopo aver chiesto delucidazioni in merito agli emendamenti legislativi introdotti con la Legge regionale n. 2/ 2018 ha ritenuto la legge corretta e non ha proposto nessuna impugnativa. Come riportato nell’articolo, il tavolo interistituzionale col ministero e altre prescri- Con riferimento all’articolo “La camorra al Cardarelli usava dipendenti di Romeo” pubblicato ieri dal Fatto Quotidiano, Romeo Gestioni precisa di aver vinto la gara per le pulizie nell’Ospedale Cardarelli nel 2014 e per legge, le società che subentrano ad altre in quel tipo di appalti devono assumere in toto il personale già operante, e quindi era obbligata ad assumere il personale della precedente ditta, la Florida.
Dal 2014 l’azienda ha fatto infinite operazioni di monitoraggio e di controllo del proprio personale. E – ad oggi – non le è pervenuta alcuna informativa da parte dell’Au to ri tà Giudiziaria che la mettesse in allerta o al corrente di pericoli di genere criminale sul suo personale. Pertanto è sorprendente, sospetto e gravissimo il tempismo con cui viene lanciata una notizia per chiamare in causa e nei titoli la Romeo Gestioni su fatti di cronaca che non la riguardano. A memoria generale, sottolinea che per propria prassi di corretta gestione, nello specifico caso d el l’appalto- Cardarelli, l’a z ie nd a ha effettuato nove esposti all’Autorità Giudiziaria – tra ottobre 2014 e aprile 2016 – sui possibili rischi di infiltrazioni criminali, che sono stati tutti, senza distinzioni, archiviati dalle stesse Autorità, tra cui Anac, Prefettura, Questura, Regione oltre al Cardarelli stesso, e oltre 400 provvedimenti di contestazione disciplinare interessanti circa 200 diversi dipendenti, che hanno dato luogo a 6 provvedimenti di ammonizione, 134 applicazioni di multe, 60 provvedimenti di sospensione dal lavoro, 10 provvedimenti di licenziamento, 6 trasferimenti in altri cantieri.