Maurizio Abbatino, il “testamento” del Freddo
L’ex boss della Magliana è da tempo tornato a casa, senza tutela: “La condanna sarà eseguita”
“Non
so dire quante volte ho ucciso. Ma ricordo i nomi di tutte le mie vittime. La cosa strana è che non riesco a contarle. Eppure davanti a me sono fermi e chiari gli ultimi istanti delle vite che ho interrotto. Ricordo dov’eravamo. Come ho ucciso e perché l’ho fatto... Ricordo tutto. Tranne il numero”.
È la risposta che mi ha accompagnata per tutte le pagine di questo libro (...). Una risposta impressa nella mia mente insieme al sorriso amaro di chi l’ha pronunciata. Un boss stanco, vinto. In attesa dell’ultimo colpo di pistola: “Qualcuno ha già ordinato la mia morte. La mia condanna sarà eseguita ora che questa persona è in carcere a scontare la sua. Lo Stato sarà il suo alibi”. Alla fine di una strada apparentemente infinita, percorsa per uccidere o per non essere ucciso, l’ul ti mo colpo di pistola sarà per lui. Per il Freddo (...). Gli scorrono davanti gli ultimi istanti di un omicidio che non è ancora stato commesso, il suo. A fare da sfondo, oltre le pareti bianche di un bilocale con pochi mobili e tante medicine accatastate su una mensola in legno, c’è il quartiere di sempre. Quello della Magliana (...).
“SONO TORNATOdove tutto è iniziato. Perché è qui che deve finire”. Sul tavolo in cristallo di fianco alla sedia ci sarà una pistola con il colpo in canna. La userà. Terrà lo sguardo fisso davanti a sé e lo vedrà entrare anche al buio. Sarà una macchia scura che varcherà la porta in silenzio, o con sfrontato rumore, nella certezza di trovarsi davanti un uomo inerme e malato. Dovrà essere più veloce, non potrà permettersi di sbagliare, perché il Freddo non sarà mai né indifeso né sorpreso. In questa stanza (...) in questo momento non ci sono armi ma un registratore acceso, pronto a fermare i ricordi, le accuse e le confessioni di un uomo che ha attraversato i grandi misteri italiani, che sa della scomparsa di Emanuela Orlandi, che mi racconta di Enrico De Pedis e dei soldi della mafia, dell’amico Franco Giuseppucci e dell’omicidio di Aldo Moro. Confessa, il Freddo. Con attimi di pausa.