Ratzinger è leghista o europeista? Ma il papa emerito critica i teocon
La disputa ideologica sull’ultimo libro di Benedetto XVI, “arruolato” della destra clericale contro Bergoglio
Imperdibile il dibattito sull’interpretazione politica dell’ultima raccolta di scritti di Benedetto XVI, Liberare la libertà - Fede e politica nel terzo millennio, edita da Cantagalli. Cominciamo dalla destra clericale e farisea, quella che considera Benedetto XVI unico argine alla deriva francescana di oggi. Su Libero è Antonio Socci, già irregolare ciellino, ad arruolare l’Emerito nella schiera della nuova Lega nazionalista e a-fascista di Matteo Salvini.
Socci estrapola dal contesto del libro le riflessioni ratzingeriane sull’identità cristiana dell’Europa e consiglia al leader leghista “di sventolare il libro di Benedetto XVI”. Non solo. L’identità cristiana va ovviamente abbinata al celebre discorso di Regensburg (Ratisbo- na) che BXVI tenne nel 2006 nella natìa Baviera teutonica e da allora considerato il testo sacro anti-maomettano dei crociati della destra teocon.
IN REALTÀ, una gigantesca fake news questa, ché Ratzinger definì “inaccettabile” il tono dell’invettiva di Manuele II Paleologo, imperatore bizantino, sulla violenza nell’Islam e concluse con un convinto appello a un “vero dialogo” tra le culture e le religioni nel nome “dell’ampiezza della ragione”. Andiamo avan- ti. A dare un’interpretazione diversa e più autorevole è stato poi monsignor Georg Gänsewein, segretario personale di Benedetto XVI.
Il Corseraha pubblicato ampi stralci dell’intervento di Gänswein alla presentazione tenuta al Senato e stavolta l’Emerito diventa un europeista che da giovane rimase “affascinato” dalla visione cattolica e liberale del connazionale Konrad Adenauer, padre fondatore di quella che è diventata l’attuale Ue.
A proposito di liberalismo, come ha rivelato Andrea Tornielli della Stampa, nel tomo ratzingeriano c’è pure una garbata ma dura lettera sull’ultimo libro di Marcello Pera, capostipite dei teocon. Secondo l’ex presidente del Senato, oggi il “contenuto eversivo della cultura dei diritti” è una “tentazione diabolica per scardinare il cristianesimo”. Troppo persino per il mite Ratzinger che nota: “Il liberalismo appare come una tappa verso la perdita della fede in Dio”.