Senti chi parlava
“Fanno il Daspo ai tifosi, va fatto il Daspo ai politici che prendono le tangenti: mai più” (7.5.2014). Chi l’ha detto? I giustizialisti grilloleghisti che hanno firmato il contratto di governo? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora tuona contro i “giustizialisti” che vogliono il Daspo per i politici corrotti.
“Se la vicenda Eternit è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione: non ci deve mai più essere l’incubo della prescrizione” (20.11.2014). Chi l’ha detto? I manettari Di Maio& Salvini che vogliono fermare la prescrizione al rinvio a giudizio? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora strilla contro il “giustizialismo” di chi vuol farla finita con la prescrizione.
“È da troppo tempo che stiamo aspettando una riduzione del numero dei parlamentari, l’abolizione dei vitalizi, la riduzione delle spese di Camera e Senato e naturalmente una legge sulla corruzione che sia più dura”( 12.10.2012). Chi l’ha detto? I populisti lega- stellati che hanno inserito questi punti nel contratto? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora annuncia opposizione dura su tutti i fronti al governo populista.
“La Tav rischia di essere un investimento fuori scala e fuori tempo... Iniziative come la Torino-Lione non sono dannose, sono inutili. Sono soldi impiegati male... Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sulla manutenzione delle scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili”( maggio 2013). Chi l’ha detto? I cavernicoli del M5S e della Lega che vogliono bloccare il Tav Torino-Lione e altre grandi opere ciclopiche inutili e costose? No, Matteo Renzi nel suo libro Oltre la rottamazione: lo stesso che ora difende il Tav dalle minacce dimaian-salviniane.
“Sui migranti rischiamo l’esplosione per colpa dell’Unione europea”( 16.9.2016). “I numeri dell’immigrazione oggi non sono sostenibili” (27.6.2017). “Ci dev’essere un numero chiuso di arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti... I migranti aiutiamoli davvero a casa loro... C’è un limite massimo di persone che puoi accogliere, è impensabile che tu possa accogliere tutti” (7.7.2017). “Noi non abbiamo il dovere morale dell’accoglienza: sarebbe un disastro etico, politico e sociale...” (2.9.2917). Chi l’ha detto? I razzisti lepenisti e orbaniani che han siglato il contratto? No, Matteo Renzi, scavalcando preventivamente a destra il governo Salvimaio.
L’hanno presa bene, va detto. In Germania aspettano il nuovo governo rispettosi del voto popolare e con animo improntato a leale collaborazione. Ecco l’economista Daniel Gros, direttore di un think tank a Bruxelles, su Repubblica: “Il solo fatto che qualcuno abbia pensato di inserire nel programma assurdità come ‘l’auto-perdono’ di 250 miliardi di debito, anche se poi se l’è rimangiato, aleggerà per sempre come una cappa inestinguibile ( sic) sul vostro Paese”. Poi c’è Clemens Fuest, direttore del prestigio- so Ifo e vicino alla Cdu, citato dal
Te leg rap h: “Le autorità Ue non possono stare pigramente a guardare se i neo-anarchici ( sic) del M5S e gli euroscettici della Lega vanno avanti con le loro politiche rivoluzionarie”. E cioè? “La Bce dovrebbe buttare fuori la Banca d’Italia dal sistema Target 2 (...) portando la crisi al punto critico”. Ma per un po’ di deficit in più, Francia e Spagna lo fanno da anni? “Se iniziano a violare le regole fiscali, la Bce, pur riluttante, dovrà agire. Sarà come la crisi greca: l’Italia dovrà introdurre con- trolli sui capitali e sarà costretta a uscire dall’euro”. Il suo predecessore all’Ifo Hans Werner Sinn: “Non c’è soluzione. La catastrofe sta accadendo. Questo porterà alla distruzione dell’Europa”. L’esperto della Merkel, Lars Feld: “È il momento di delimitare il rischio Italia”. Che meraviglia “l’Unione sempre più stretta” in cui se dici cultura forse non mettono più mano alla pistola, ma se dici Keynes elettrificano la recinzione e sciolgono i cani lupo (sì, gentili amici, qualcosa di inestinguibile effettivamente c’è...).