“Tutti sbagliano, ma sono attacchi politici”
Paolo Cappellini Il “capo” di Conte all’Università di Firenze: “Non sarà eterodiretto”
“Il curriculum del professor Conte? Su di lui sono state montate delle polemiche pretestuose e mosse da ragioni politiche”. A difendere il presidente del Consiglio incaricato è una persona che lo conosce bene e che con lui lavora da tanti anni (“almeno otto”).
Paolo Cappellini è il presidente della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze dove Conte insegna Diritto Privato dal 2001 e, parlando con il Fatto, prova a scagionare il collega dalle accuse di aver “gonfiato” il curriculum sul perfezionamento dei suoi studi all’estero: “Nessuno è infallibile e ogni do- cente è responsabile del proprio curriculum, però, andando nello specifico, accade spesso anche qui a Firenze che arrivino docenti da tutto il mondo – per esempio dal Brasile o dalla Francia – e non vengano schedati perché magari vanno a studiare in biblioteca o a perfezionare la propria attività scientifica con altri colleghi”.
CAPPELLINI fa poi riferimento alla smentita della New York University, secondo la quale Conte non è mai stato studente o membro di facoltà, come scritto nel curriculum: “Le università americane hanno un sistema di certificazione molto meno burocratico del nostro e comunque se non c’è un incarico ufficiale è normale che il certificato di Conte non risulti. I soggiorni all’estero comunque ci sono sicuramente stati”.
Secondo il “capo” del premier incaricato le accuse sono tutte politiche: “Sia in Italia che dall’estero ci sono spinte e controspinte sulla formazio- ne di questo governo – dice Cappellini – basti pensare a tutte le polemiche di queste ore anche sul professor Paolo Savona, che però ha un grande curriculum e ha fatto parte del governo Ciampi”. Nella giornata di ieri il professor Conte avrebbe dovuto tenere un ricevimento degli studenti e le- zione all’università, ma i compiti sono stati svolti dai suoi assistenti.
RACCONTA Cappellini di aver avuto anche un colloquio telefonico con lui nella mattinata di ieri: “L’ho sentito tranquillo e sereno, avrebbe dovuto fare lezione nel pomeriggio ma mi ha avvertito che non sarebbe potuto venire per ovvie ragioni: a questo punto non credo proprio che domani verrà a lezione”. Poi, parlando dell’uomo, quasi si emoziona: “Siamo molto contenti: è un uomo competente, equilibrato e dalla grande attività scientifica. È la migliore scelta possibile e di certo non sarà eterodiretto da nessuno”.