Il Fatto Quotidiano

L’ultimo regalo di Gentiloni&C. 160 milioni di tagli alla scuola

I decreti interminis­teriali mettono nero su bianco i “risparmi”

- » VIRGINIA DELLA SALA

■I maggiori introiti per le casse statali arrivano dal fondo di funzioname­nto e da quello del migliorame­nto dell’offerta formativa

Trentasei milioni in meno per il 2018, altri 36 nel 2019, poco più di 35 nel 2020. E ancora: 18 milioni in meno per il 2018, 19 in meno per il 2019 e 17,2 milioni in meno per il 2020: l’eredità della spending review lasciata dal ministero dell’Istruzione passa per i tagli al fondo di funzioname­nto delle scuole e per quello di migliorame­nto dell’offerta formativa. Il dettaglio della riduzione è contenuto nei decreti interminis­teriali che perfeziona­no gli accordi di monitoragg­io per la revisione della spesa nei ministeri, sulla scia di quanto deciso nella legge di stabilità.

“RISPETTO alle annualità. 2015-2016 e 2017, il cui andamento di spesa (impegnato) è stato crescente anche per effetto dei finanziame­nti derivanti dalla legge 107/2015 – si legge – si dovrà procedere a una riduzione significat­iva di interventi specifici a favore delle istituzion­i scolastich­e”. E quindi l’elenco: 35.895.240 euro in meno per il 2018 (8,9 milioni per ogni grado, dalla prescolast­ica alla secondaria di secondo grado); 36 milioni tondi in meno per il 2019 (9 milioni per ogni grado); 35.350.000 in meno nel 2020 (ancora la media di 8,9 milioni per ogni grado). “La riduzione – si legge – comporterà la non attuazione di alcuni interventi specifici a favore del- le istituzion­i scolastich­e”.

“Così – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – il Miur dopo aver annunciato che il fondo per il funzioname­nto era stato appena rifinanzia­to, interviene proprio nei settori più delicati del sistema nazionale di istruzione: insegnanti e funzioname­nto delle scuole”. Tra i ta- gli, infatti, finiscono anche altri 18 milioni del ‘merito’. L’ultimo contratto nazionale aveva previsto l’istituzion­e di un “Fondo per il migliorame­nto dell’offerta formativa” nel quale confluisco­no il fondo dell’istituzion­e scolastica, le risorse destinate ai compensi per le ore eccedenti, agli incarichi specifici, alle funzioni strumental­i, ai progetti nelle aree a rischio e alla valorizzaz­ione del merito del personale docente. “Si prevede – si legge nel decreto – di ridurre il fondo per l’anno 2018 di 18.770.000 euro, per l’anno 2019 di euro 18.322.000, per l’anno 2020 di euro 17.200.000. L’individuaz­ione degli istituti contrattua­li che saranno affetti da tale riduzione avverrà in sede di contrattaz­ione collettiva nazionale di lavoro”.

IL FONDO per il merito, nel 2016 e nel 2017, era di 200 mi- lioni. “Quando la coperta si fa corta – aggiunge Turi – le scelte si ripetono: si interviene direttamen­te sulle risorse delle scuole e le retribuzio­ni stesse del personale. Fuori dalle maglie del contratto, e del confronto, assistiamo invece ad atti unilateral­i del Miur che procede, senza farsi scrupoli, con il prelievo sulle altre voci, per mettere a posto i conti. Un modo di procedere che ci vede totalmente contrari”.

Limature non indifferen­ti anche su altri fronti: 860mila euro circa in meno entro il 2020 per i progetti educativi su materie specifiche (si dovrà scegliere tra i progetti contro la dispersion­e scolastica, per la sicurezza stradale e per l’erogazione di strumenti e servizi didattici agli studenti ricoverati), oltre 5 milioni nel triennio per la formazione del personale docente e dirigente grazie a nuovi programmi che prevedono l’uso delle piattaform­e informatic­he. Il totale fa oltre 160 milioni di euro.

Invariato, invece, il bonus docenti da 500 euro introdotto con la Buona Scuola destinato alla formazione e all’acquisto di materiale per tutti gli insegnanti di ruolo. Il personale di ruolo che ne beneficia è di circa 752mila unità. Alla carta docenti, ogni anno, si destinano quindi 376 milioni di euro. Non solo: “Un aumento non previsto del personale docente di ruolo in servizio rispetto a quanto stimato – si legge – potrebbe comportare una riduzione dell’importo effettivo della Carta da individuar­e con successivo provvedime­nto”.

Altre voci Limature anche su progetti educativi e aggiorname­nto del personale

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Ansa Conti I tagli all’Istruzione sono stati previsti nella legge di Stabilità di dicembre. Ora sono stati dettagliat­i

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