“Sapevo della camorra, ma credevo fosse cambiato”
PEPE REINA SAPEVA di avere un amico in odore di clan. “Sapevo della condanna (per camorra, ndr) di Gabriele Esposito, ma pensavo fosse cambiato”. L’ormai ex portiere del Napoli (ingaggiato dal Milan) non rinnega i rapporti coi fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, gli imprenditori finiti in carcere il 9 maggio con l’accusa di aver ripulito i proventi del clan Sarno e Contini (il Riesame ha poi annullato la misura contro Francesco). Gli Esposito sono habituè dei calciatori azzurri, come provano le molte foto con Paolo Cannavaro, Reina, Higuain. Lo spagnolo ammette di averli frequentati anche dopo il loro primo arresto del 22 giugno 2017. “Per me erano persone normali. Erano amici e quando furono scarcerati, ebbi a concedere loro il dubbio che non fossero persone cattive”.
Il 21 maggio Reina è stato sentito come teste dai pm di Napoli Enrica Parascandolo e Francesco De Falco. La Procura guidata da Giovanni Melillo lo ha convocato proprio nel giorno in cui è stata battuta la notizia del suo deferimento davanti alla giustizia sportiva per aver frequentato “pregiudicati” (Reina ai pm dice di non aver mai letto il codice etico del- la Ssc Napoli). In procura desideravano chiarimenti sulla natura dei rapporti con i fratelli Esposito e perché ha scelto la discoteca di Coroglio ‘Club Partenopeo’ per l’addio al Napoli. La festa si è svolta il 2 maggio e Gabriele Esposito, condannato in primo grado a 7 anni come affiliato al clan Sarno-Palazzo, sarebbe il proprietario di fatto del locale.
Il calciatore ammette di aver pagato solo dopo gli arresti e “sponta- neamente, e non perché lo avessi concordato con Gabriele, del resto non ho avuto modo di parlargli visto che è stato arrestato”. Il bonifico è datato 14 maggio, 7.200 euro, si produce la fattura scritta a penna. I pm vorrebbero spiegazioni anche su un bonifico di 15.000 euro del 20 aprile 2016. “Non ricordo. Forse qualche altra festa, ricordo nel maggio 2017 la festa per mio figlio, 200 persone, pagai solo lo champagne, delle feste si è sempre occupata mia moglie”. Reina dice di avere conosciuto gli Esposito “a una cena, me li presentò Paolo Cannavaro come suoi amici”. Dopo la cessione di Cannavaro nel gennaio 2014 “il rapporto divenne più stretto, in particolare con Gabriele. Erano sponsor del Napoli”.
Dopo il primo arresto “le frequentazioni diminuirono per riprendere nell’ultimo periodo in considerazione del fatto che stavo lasciando il Napoli”. Reina conosce la mappa degli interessi dei fratelli. “Ho considerato Giuseppe come colui a cui faceva capo l’agenzia di scommesse, Gabriele si occupava di un pub e della discoteca, Francesco dei giocattoli. Una volta sono stato in piazza Mercato dove si trova l’agenzia. Ci andai con Gabriele. Rimasi nella sua auto. Lui doveva parlare con qualcuno”. Mai entrato in affari con loro? “Mai ritenuto di partecipare alle loro attività, mai mi è stato proposto. Per quanto so non hanno interessi economici fuori Napoli. Gabriele mi ha solo parlato di un progetto di aprire un locale a Ibiza quest’estate”. C’erano già andati in vacanza insieme.