Ecco il partito di chi non vuol votare benedetto da Gentiloni, Renzi e Silvio B.
I numeri non ci sono, la “spinta” sì: “Nervi saldi, dobbiamo salvare il Paese”
“Sono
stato informato di richieste di alcune forze politiche di andare a elezioni ravvicinate. È una decisione che mi riservo di prendere dopo aver valutato quanto accadrà in Parlamento”. Alla fine del suo discorso alla Sala alla Vetrata, Sergio Mattarella prova a tentare la mossa estrema. A mettere in campo un “suo” governo che faccia da argine alla richiesta di elezioni. A guidarlo sarà Carlo Cottarelli, l’uomo della spending review. Ma anche espressione sicura dell’establishment. A questo punto, lo scenario più probabile è la sfiducia davanti alle Camere del governo del Presidente. Con elezioni che potrebbero essere a ottobre. O addirittura a febbraio. Quasi impossibile prevedere davvero cosa accadrà, ma ormai è chiaro che il dibattito si è polarizzato tra chi attacca l’operato del Quirinale ( Lega e Cinque Stelle) e chi si attesta sulla sua difesa. Con l’impeachment sullo sfondo. Ma è un attimo che il quadro si sfarina ulteriormente.
LA CAMPAGNAelettorale permanente che va avanti da quando Matteo Renzi personalizzò il referendum e che il voto del 4 dicembre ha esasperato, esplode. Sarà tutta contro e a favore del presidente della Repubblica. Ma sarà anche un referendum implicito sui nostri rapporti con l’Europa: paradossalmente il voto potrebbe certificare esattamente quello che Mattarella ha tentato di evitare. Per questo, dal Colle (ma non solo: anche la Casellati, presidente di Palazzo Madama dice no alle elezioni) si cerca ancora di prendere tempo.
MATTEO SALVINI parla da Terni addirittura prima che Giuseppe Conte esca a rimettere il mandato al Quirinale. “Se siamo in democrazia, bisogna ridare la parola agli elettori”. La Lega vuole il voto (e in molti sospettano che l’abbia sempre voluto) per egemonizzare il centrodestra e ingoiare anche una parte dei Cinque Stelle. Ma con quale formazione si presenterà alle urne? Alleata con Berlusconi? O addirittura con una sorta di desistenza con M5s? In casa leghista il nodo non è sciolto. Ma quella di Salvini è già una campagna elettorale contro l’Unione, per un’Italia che “non è una colonia”. E contro Mattarella. I Cinque Stelle, dal canto loro, si spingono a chiedere l’impeachment. Ma non è detto che la pattuglia grillina (tra cui siedono molti nuovi eletti) non possa perdere pezzi, visto che Cottarelli, in passato, è stato ben considerato anche da loro.
Il primo a uscire in difesa del Colle, viceversa, è Paolo Gentiloni: “Nervi saldi e soli-
Il primo dovere è difendere il risparmio degli italiani, salvaguardando le famiglie e le imprese
SILVIO BERLUSCONI
darietà al Presidente Mattarella. Ora dobbiamo salvare il nostro grande Paese”. A ruota esce Renzi: “Salvini non voleva governare: ha fatto promesse ir re al izz ab il i. Minacciare Mattarella è indegno. Sulle Istituzioni non si sch erza ”. Il Pd voterà dunque il governo del Presidente. Le elezioni si avvicinano, la scissione non sembra ancora matura, e dunque i Dem si preparano all’ennesima lite sulle liste e al congresso risolutivo subito dopo. Va detto che anche Pietro Grasso fa una dichiarazione in difesa del Colle. Per adesso, il fronte del centrosinistra pare unito almeno su questo.
In difesa del Colle, però, arriva anche Silvio Berlusconi. “Come sottolineato dal Presidente Mattarella, il primo dovere di tutti è difendere il risparmio degli italiani, salvaguardando le famiglie e le imprese del nostro Paese”, dice. E ancora: “Irresponsabile chiedere l ’ i mp e achment”. Berlusconi ha un problema: stare con Salvini oppure entrare del tutto nel campo opposto, quello moderato? Stando anche alla collocazione del partito nel Pse (mentre la Lega siede con l’estrema destra) la scelta non è scontata. Anche Forza Italia rischia la divisione.
Ritorno alle urne Lega e grillini chiedono il voto subito. Il Capo dello Stato: “Vedrò cosa accade in Parlamento”