“Con la Lega difenderemo l’Italia. E Di Maio è il leader”
MassimoBugani (M5S) “Sull’accordo con il Carroccio decideremo, ma loro sono stati sempre seri con noi. Luigi resta il candidato premier”
“Era già stato deciso di impedire il governo tra noi e la Lega, e lo conferma il fatto che Carlo Cottarelli era pronto già due minuti dopo l’uscita dal Colle di Giuseppe Conte. Era un pasto pre-cotto...”. Massimo Bugani, capogruppo del M5S nel Comune di Bologna, e soprattutto uno dei quattro membri dell’associazione Rousseau, guidata da Davide Casa leggio, conferma e rilancia i sospetti del Movimento sui presunti poteri forti schierati contro il governo gialloverde. Ma non addossa ogni colpa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Lui si è rivelato debole. Ma a fermarci è stato il mondo delle banche e delle agenzie di rating. Non volevano un esecutivo di persone libere”.
Luigi Di Maio continua a invocare l’ impeachment. Giuridicamente impossibile, peraltro.
Su questo deciderà il capo politico. Noi per settimane abbiamo avuto un ottimo dialogo con il Quirinale, poi però è arrivato un no irremovibile a un ministro. Siamo rimasti molto sorpresi nello scoprire che si teneva in maggiore con- siderazione la reazione dei mercati rispetto a quella dei cittadini. Lo spread non è la differenza tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi, ma la misura del disprezzo nei nostri confronti della Germania.
È assolutamente legittimo che il Quirinale si preoccupi della tenuta sui mercati. E lo erano anche i suoi timori sull'adesione all’euro del vostro ipotetico governo.
In nessuna parte del contratto di governo si parla di uscita dall’euro. E Savona nella sua lettera di domenica era stato molto chiaro su questo punto. Però ci serviva e ci serve qualcuno che ci riporti a essere un Paese libero, autonomo da certi mondi.
È vero che domenica avevate proposto al Colle di affiancare Paolo Savona con un viceministro europeista, da scegliere assieme a Mattarella?
Posso dire che sono state tentate tutte le strade possibili per accontentare il presidente.
Per accontentarlo bastava indicare Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lega, al posto di Savona. Perché non ammettere che Salvini voleva solo far saltare tutto?
È chiaro che la Lega può solo guadagnare elettoralmente da questa situazione. Ma io ho visto il Carroccio stare seriamente al tavolo per il contratto di governo. Se avesse volu- to solo lucrare consensi, non vedo perché avrebbe dovuto impegnarsi così per settimane.
Chi è Massimo Bugani, classe 1978, ex candidato sindaco Cinque Stelle a Bologna, è capogruppo in Consiglio comunale. È uno dei componenti - insieme a Davide Casaleggio e David Borrelli - della triade che gestisce l’associazione Rousseau
Intanto tra voi e il Colle è guerra aperta. E le vostre dichiarazioni, in primis quelle di Di Maio, rischiano di alimentare un clima pericoloso.
L’invito a tutti è di mantenere nervi saldi e di evitare ogni eccesso. Ma la rabbia della gente è forte e servono spazi per incanalarla in modo democratico, nelle piazze e con ogni tipo di manifestazione possibile. I nostri attivisti ce lo chiedono da domenica sera.
Non avete paura di mettere a rischio la tenuta del sistema?
Noi siamo per la democrazia e la non violenza. Ma abbiamo il diritto di ricordare che siamo una forza che ha preso 11 milioni di voti, e che non vogliamo essere tenuti fuori.
E ora? I segnali incrociati parlano già di un’alleanza elettorale tra voi e la Lega. Sia Salvini che Di Maio non la escludono affatto, anzi.
Non so cosa accadrà e quali scelte prenderemo assieme al nostro capo politico e ai nostri iscritti. Sicuramente ora è chiaro a tutti come ci siano due forze politiche che vogliono difendere i diritti degli italiani in Europa e che non prendono ordini da altri.
Lei cita di continuo Di Maio. Ma il vostro candidato premier sarà ancora lui?
Non vedo alcun motivo valido perché il nostro candidato non sia ancora Luigi. Ci ha portati a prendere il 32,5% dei voti, e ha fatto un lavoro straordinario mettendoci sempre la faccia e prendendosi tutte le responsabilità.
Ora si ricandiderà anche Alessandro Di Battista. Come alternativa non è male, no?
Sarà un’enorme risorsa poterlo avere con noi. E mi fa molto piacere.
Il fatto che Di Maio venga ricandidato implica che ci sarà la deroga all’obbligo dei due mandati. E sarà l'ennesima regola che salta.
Si era già deciso così giorni fa, quando sembrava che si tornasse al voto. Questo mandato di fatto non è mai partito, può essere considerato nullo.
Ora farete una campagna tutta contro il Quirinale. Inquietante, no?
Credo che la debolezza del Colle sia l’immagine della debolezza attuale dell’Italia.