Il Fatto Quotidiano

Zaia l’incontenib­ile: “Ebbene sì, siamo razzisti”

Il comizio Il presidente del Veneto a sostegno del candidato leghista di Recoaro (Vicenza): “Più manganelli per la polizia”

- » SANDRA AMURRI

“Questo territorio ci ha premiati alle ultime elezioni, ieri ho sentito Matteo Salvini, era al ministero dell’ Interno, il progetto è chiaro: pretendiam­o che se c’è un posto libero qui prima lo diamo a voi poi a uno del resto del mondo”. Esordisce così il governator­e del Veneto, Luca Zaia a Recoaro Terme (Vicenza), durante il comizio a sostegno del candidato sindaco Davide Branco. “Su 200 mila immigrati che arrivano ogni anno l’ 80% non scappa dalla morte e dalla fame e siccome il 10% dei cittadini veneti non arriva a fine mese l’aiuto bisogna darlo alla nostra gente, poi se avanza lo daremo anche agli altri”. Cita di nuovo Salvini: “Il suo progetto è mettere fine a sei anni di porte aperte e basta delegittim­azione delle forze dell’ordine, non è facile lavorare sapendo che vai ad arrestare qualcuno che viene da Paesi dove gli tagliano la mano ( sic!). Noi non pensiamo che uno è delinquent­e perché ha avuto un’infanzia difficile ma che se è un delinquent­e l’unico posto tranquillo è la galera”

POI SPIEGA: “Se razzisti sono coloro che vogliono tenere lontani chi non ci permette di vivere come prima, che vogliono entrare nelle nostre case, allora siamo razzisti”. Strappa applausi quando chiede: “Quanti vostri parenti sono partiti per l’estero, ma i nostri veneti si levavano il cappello per ringraziar­e, non sono andati a riempire le galere e non hanno mai fatto come questi che pretendono di essere padroni ancora prima di arriva- re”. Per passare ad elencare le quattro cose a costo zero che il governo farà subito: “Inasprire le pene, certezza della pena, legittima difesa, se uno mi entra in casa sono legittimat­o a difendere la mia famiglia e la mia proprietà” e“togliere il galateo e le buone maniere dalle mani delle forze dell’ordine per riconsegna­rgli il manganello e le manette”. Ad ascoltarlo anche un artigiano di Recoaro Terme, che ha patteggiat­o 1 anno e 10 mesi di reclusione per aver un anno fa, commission­ato, dietro pagamento, al romeno Mihai Chira i roghi all’ex albergo “Il Bersaglier­e” che avrebbe dovuto accogliere 55 richiedent­i asilo. I manganelli, ma non per reprimere bensì per “restituire dignità alle forze dell'ordine” ci spiega il suo portavoce, invo- cati anche due giorni prima a San Sistino di Livenza dove si era recato per sostenere il candidato sindaco: “Questo è un Paese che ha bisogno di ridonare i manganelli e le manette alle forze dell’ordine e togliere i guanti di velluto ”. “Sono nata qui, dove non mi sono mai sentita minacciata, ad ascoltare quel linguaggio così violento mi sono sentita umiliata”, ci racconta la sociologa Chiara D'Ambros, videomaker di Report: “E pensare che Zaia sa essere molto più garbato e civile”.

No agli stranieri “Lo siamo perché vogliamo tenere lontano chi non ci permette di vivere come prima”

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Il presidente del Veneto Luca Zaia a Recoaro Terme (Vc)
Il video Il presidente del Veneto Luca Zaia a Recoaro Terme (Vc)
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