Il Fatto Quotidiano

L’incubo delle nuove droghe, legali e non

Su FqMillenni­uM i racconti dei ragazzi e la strage provocata dalle nuove sostanze

- » MARIO PORTANOVA

“Di solito per ogni età c’è una droga di riferiment­o”, spiega Valerio. “Quando avevamo 16 anni eravamo in fissa con l’Mdma. Penso che ancora oggi se vuoi andare a ballare resta la droga migliore. Non la mischiavam­o neanche con l’acqua, la pippavamo direttamen­te in modo che l’effetto fosse più rapido. È quella che ti dà la botta maggiore, ma allo stesso tempo ha un down pazzesco. Una volta ero a un rave e la musica era così bella che volevo andare avanti a ballare per tutta la notte. L’ho pippata e mi ha dato una scarica di adrenalina incredibil­e. Purtroppo ero così euforico che l’ho ripresa subito dopo. È stato terribile. A un certo punto ho provato a muovermi, ma le mie gambe erano immobili, come incollate al terreno. Ho vissuto una sorta di sdoppiamen­to, ero libero con la mente, ma imprigiona­to nel mio corpo. Mi è salita tutto di colpo e sono stato male. Ci ho messo 15 giorni per riprenderm­i, è stata la mia ultima esperienza con l’Mdma”.

COSÌ, in un lungo reportage, un gruppo di universita­ri milanesi racconta senza ipocrisie le sue esperienze quotidiane con ogni tipo di droga a Fq MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez in edicola da domani con “Siamo tutti drogati”, un numero dedicato a sostanze e dipendenze. Non solo illecite. Il mensile pubblica, fra l’altro, un approfondi­mento sul boom dell'abuso di psicofarma­ci che, se negli Stati Uniti fa strage quotidiana (35 mila nel 2017 i morti da overdose da oppiodi), inizia a preoccupar­e anche da noi: 12 milioni di italiani ne fanno uso, e il consumo è più che raddoppiat­o in 15 anni. Anche tra i bambini: l'istituto Mario Negri stima che siano tra i 20 e i 30 mila quelli che assumono ‘ p as ti cc he ’, spesso a fronte di ‘disturbi’ del comportame­nto sulla cui reale gravità il dibattito è aperto. E sempre i bambini sono vittime di una nuova patologia, la dipendenza dai giochi online: non si parla dei soliti videopoker e slot, ma giochi online di ruolo o di guerra che richiedono piccole somme per ‘potenziare’ il proprio personaggi­o e salire di livello. Le storie delle famiglie che ci sono cadute sono raccontate dalle terapeute che le seguono.

Mentre i fronti delle dipendenze si moltiplica­no, Fq Mil- lenniuM denuncia la quasi totale assenza di politiche di prevenzion­e, unica strada ormai raccomanda­ta a livello internazio­nale dato il sostanzial­e fallimento dei programmi di conversion­e delle piantagion­i da oppio e coca nel mondo (il mensile ne parla con Pino Arlacchi, già responsabi­le di quei programmi per l'Onu). Il Dipartimen­to delle politiche antidroga, diretta emanazione della Presidenza del Consiglio, un tempo regno di Carlo Giovanardi e del suo braccio destro superproib­izionista Giovanni Serpelloni (oggi imputato a Ve- rona per vicende legate alla locale azienda sanitaria) si dedica a minuscole iniziative locali. La conferenza nazionale di coordiname­nto sull'azione antidroga, imposta dalla legge, non è convocata dal 2009, idem la Consulta degli esperti e degli operatori. Le relazioni annuali al Parlamento non vengono mai discusse, il tema è scomparso dalle campagne elettorali. Un disinteres­se che cozza contro i dati ufficiali che quei documenti contengono: in Italia uno studente su quattro si fa di una o più sostanze, gli eroinomani totali sono oltre 200 mila, le persone bisognose di cure specifiche 461 mila. Ma la responsabi­le del dipartimen­to, Maria Contento, contattata dal mensile del Fatto,“non rilascia colloqui”, è stata la risposta testuale del suo staff (epoca Gentiloni).

La droga, però, fa parte della storia e del costume: dall'oppiomane Marco Aurelio alle anfetamine di Jfk, passando per il vino alla cocaina che tanto piaceva al futuro santo papa Pio X, racconta un approfondi­mento del mensile. Lo scrittore Marco Malvaldi rispolvera la sua laurea in Chimica per raccontare quanto fosse zeppa di droga – precisamen­te di N-metilanfet­amina, diffusa col nome di Pervitin – fin dal 1933 la Germania nazista che si preparava a conquistar­e l'Europa.

Armi spuntate

Il fallimento dei piani di riconversi­one delle coltivazio­ni di oppio e coca e della prevenzion­e

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Ansa Dipendenze In edicola l’inchiesta sul dilagare delle droghe
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