“Nessuna vittima del clan in aula: è la prova del 416 bis”
▶PERIMAGISTRATI che conducono da anni le indagini sul clan Spada, la decisione delle parti offese di disertare l’aula bunker di Rebibbia nel giorno della prima udienza del maxiprocesso, è un segnale preoccupante e inquietante. Una decisione che dal punto di vista giudiziario può essere letta anche come il riconoscimento implicito che nella zona di Ostia “resiste” un si- stema criminale che rientra nel profilo del 416 bis, l’organizzazione di stampo mafioso. Per chi indaga è una decisione quella di non presentarsi davanti ai giudici della III corte d’Assise “forse prevedibile ma che non lascia indifferenti”. Ieri a Rebibbia non “sono mancate solo le vittime delle vessazioni ma ciò che colpisce di più è la totale assenza di rappresentanti dell’associazio- nismo locale – spiegano da piazzale Clodio –, di quelle sigle che sono attive nel quartiere di Ostia”. Negli uffici della Procura fanno notare che negli ultimi mesi lo Stato ha risposto con decisione all’aggressione criminale nel quartiere di Roma che affaccia sul mare. Arresti, un presidio costante delle forze dell’ordine. Una strategia che però forse non è servita a liberare Ostia dalla paura.