Senti chi parla: quando Francia e Spagna chiudevano i loro porti ai migranti
La ministra della Giustizia di Madrid: “Rischiate conseguenze penali”
Oggi
è l’Italia a chiudere i suoi porti, la Spagna a voler accogliere l’Aquarius e il portavoce di Macron a parlare di “irresponsabilità e cinismo” del nostro governo. Pochi mesi fa chi chiudeva all’ingresso dei migranti – talvolta con toni simili a quelli che usa oggi Matteo Salvini – erano le stesse nazioni che ora puntano il dito contro l’Italia.
A MARZOuna donna nigeriana di 31 anni, incinta e gravemente malata, muore dopo essere stata respinta dalle autorità francesi al confine con l’Italia: è l’esempio di come l’atteggiamento della Francia sia tutt’altro che accogliente. Palazzo Chigi ieri ha diffuso una nota: “L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte”.
A luglio 2017 l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti incontra in Europa i suoi omologhi di Francia, Spagna e Germania. L’intento è di discutere di una maggiore solidarietà europea proprio sul tema dell’accoglienza, ma Francia e Spagna annunciano che non apriranno i loro porti ai migranti. Macron dichiara “l’indispensabile mantenimento delle frontiere” e chiede che si faccia più attenzione a distinguere fra “rifugiati po- litici che corrono un rischio reale” e “migranti economici”.
In quei giorni il ministro dell’interno Pd Marco Minniti porta avanti l’ipotesi di chiudere i porti italiani alle ong, sui giornali italiani. A distanza di un anno – come riportato ieri dal Fatto– l’allora ministro dei Trasporti Graziano Delrio spiega che è stato lui a imporsi contro la chiusura dei porti. A fine giugno 2017 Minniti aveva dichiarato: “Io sarei orgoglioso se una e una soltanto fra le navi che operano nel Mediterraneo, anziché arrivare in Italia, andasse in un altro porto europeo. Sarebbe un segnale straordinario”.
IL SEGNALE ora arriva dalla Spagna che apre all’a c c oglienza dei migranti dell’Aquarius, con il ministro della Giustizia Dolores Delgado che avverte: “Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”. La stessa Spagna contro cui le associazioni umanitarie puntano da tempo il dito per le migliaia di migranti respinti sul confine con il Marocco, talvolta anche con i proiettili. Ceuta e Melilla, città spagnole su terra marocchina, sono considerate come fortezze inespugnabili. Con un muro costruito sulla fine degli Anni Novanta, filo spinato, sensori acustici e visivi a bloccare ogni tentativo di superare la frontiera.