Lombardia, M5S vota no sulla Pedemontana cara ai leghisti (e al Pd)
▶IL MONDO GRILLINO è in fermento: post ritirati, mugugni a mezza bocca, dimissioni di consiglieri. È la base sul territorio, quella più in crisi per l’alleanza di governo con la Lega, che comporta più di un saluto alle posizioni di un tempo. I 5 Stelle lombardi, per dire, non riescono a farsi andar giù il sì alla locale Pedemontana: “Il contratto di governo dice che valuteremo ogni opera con un’analisi costi e benefici. Pedemontana ha problemi di bonifiche da diossina, un contenzioso con Starbag, è l’autostrada più cara per pedaggio. Non possiamo decidere su Pedemontana con i forse oi penso che”, ha detto l’ex deputato e oggi consigliere lombardo pentastellato Massimo De Rosa motivando la decisione del Movimento di votare in Consiglio regionale contro una mozione del Pd sulle opere strategiche lombarde nella parte a sostegno del complemento della Pedemontana. “La mozione del Pd è strumentale e contiene una visione miope e vecchia su come si deve sviluppare la Lombardia e il Paese - ha sostenuto De Rosa –. È vero, la Lombardia vive di sviluppo, infrastrutture e trasporti, ma non può morire di inquinamento. Pedemontana è stata concepita nel 1954 senza calcolare l’impatto sulla salute dei cittadini”.