Un agente uccide e Gabrielli dà il taser a tutte le polizie
La pistola elettrica Il Viminale accelera: l’arma non letale parte in sei città. I rischi per i malati di cuore, mortalità al 2 per mille La tragedia Poliziotto spara 5 colpi al torace di un 21enne che aveva accoltellato il suo collega Salvini è con lui
Il caso di un giovane ucciso da un poliziotto durante un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) a Genova ha indotto il capo della polizia, Franco Gabrielli, ad accelerare l’introduzione del Taser, la pistola elettrica. Si inizierà dalle sei città in cui da marzo si fanno esercitazioni: Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova, Reggio Emilia. Consente di evitare colluttazioni e l’uso dello sfollagente, ma in alcuni casi anche dell’arma d’ordinanza. Mancano ancora diversi passaggi, anche di competenza dal ministero della Salute, ma al Viminale sono fiduciosi di partire nelle prossime settimane.
“L'ITER È PARTITO nel 2014 e ora è alla firma del ministro. In un primo momento i taser saranno sperimentati in alcune città insieme a carabinieri e Guardia di finanza. Poi saranno distribuiti a tutte le forze dell’ordine”, ha detto ieri Gabrielli, il cui annuncio è stato concordato con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il capo della polizia era andato a far visita ai poliziotti protagonisti dell’episodio in cui è rimasto ucciso a Genova, domenica , Jefferson Tomalà, ecua- doriano di 21 anni. La madre aveva chiamato il 118 perché il figlio, in cura per problemi psichici, minacciava di uccidere i fratelli con un coltello e di uccidersi. Il medico ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, gli agenti sono andati a dare una mano ai vigili urbani, sono entrati e il ragazzo ha aggredito il più anziano ed esperto con un coltello, procurandogli cinque ferite anche al torace che hanno richiesto un intervento chirurgico. Il collega più giovane ha sparato. Forse troppo. Secondo l’esame esterno e in attesa dell’au- topsia, Jefferson è stato raggiunto da cinque colpi di pistola al torace. L’agente, ora indagato per eccesso colposo nell’uso dell’arma, ha ferito di striscio anche il collega. La compagna e i connazionali del giovane chiedono giustizia. La madre in conferenza stampa ha gridato tutto il suo dolore: “Ho chiamato un’am b ulanza e l’h a nn o ucciso”. Qualcosa, con tutta evidenza, non ha funzionato.
Salvini ha twittato: “Non solo da ministro, ma da cittadino italiano e da papà sarò vicino in ogni modo possibile a questo poliziotto che ha fatto solo il suo dovere salvando la vita a un collega”. Gabrielli ieri, dopo la visita, alle parole d’affetto per gli agenti ha aggiunto la sua “amarezza, perché quando muore una persona – ha detto il capo della polizia –, anche se è una persona che delinque, che si è posta in una condizione di offesa nei nostri confronti, credo che non sia mai una cosa positiva e mi fa piacere che di questo ne abbia contezza anche il collega, perché mai dobbiamo perdere quel profilo di umanità che contraddistingue la nostra attività”. Poi l’annuncio.
Plaudono i sindacati di polizia, anche i più estremi. Usato in vari Paesi, il Taser è piuttosto controverso. Amnesty International documenta da anni centinaia di vittime, in particolare può essere molto pericoloso con soggetti affetti da patologie cardiache o portatori di pacemaker. Spesso la sola minaccia della pistola elettrica dissuade gli aggressori. Sono documentati indici di mortalità attorno al 2 per mille: per esempio su 3.145 utilizzi dal 1999 al 2007 nella provincia canadese della Columbia Britannica, i morti sono stati otto (2,5 per mille).