Il Fatto Quotidiano

“Lo stadio si può fare” S’indaga sui soldi a Eyu

I pm: regolari le procedure, chiarezza sul Pd

- » MARCO LILLO E VALERIA PACELLI

■ I carabinier­i sollecitan­o controlli sui finanziame­nti alla fondazione presieduta da Bonifazi. Intanto, con le dimissioni del costruttor­e dalla società per il nuovo impianto, la procedura può riprendere il suo iter

La Procura non vuole fermare la costruzion­e dello stadio della Roma. “I pm ci hanno assicurato che non ci sono elementi che possano bloccare la procedura dello stadio”, hanno dichiarato i difensori del costruttor­e Luca Parnasi, arrestato con l’accusa di associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla corruzione. Gli avvocati Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini hanno fatto queste dichiarazi­oni in tarda mattinata dopo un colloquio con i magistrati. La Procura non ha smentito. Intanto le indagini continuano. A ritmo pressante per quanto riguarda gli arrestati, più blando per i fatti non contestati ma di interesse investigat­ivo per i Carabinier­i.

In particolar­e il Nucleo Investigat­ivo ha consegnato il 19 giugno alla pm Barbara Zuin una nota per chiedere alla Procura di svolgere “ul teriori approfondi­menti investigat­ivi” su una serie di movimenti del conto corrente della società Immobiliar­e Pentapigna di Parnasi. L’informativ­a riguarda ‘ p r esunte erogazioni in favore di partiti politici’, su 24 pagine quattro sono dedicate ai 150 mila euro pagati dalla società di Parnasi alla Fondazione Eyu, legata al Pd. Due pagine sono dedicate invece alle ‘acquisizio­ni relative a Radio Padania’.

L’associazio­ne Più Voci, vicina alla Lega ha incassato 250 mila euro nel 2015.

PARLANDO di questa erogazione, con un collaborat­ore, Parnasi il 26 marzo “precisa” “di creare una giustifica­zione contabile retrodatat­a in virtù della quale sia possibile sostenere che l’erogazione sia avvenuta in favore di Radio Padania”. Poi i Carabinier­i riportano la conversazi­one in cui Parnasi dice, il 14 febbraio 2018, che “Per la Lega erano 100 e 100”.

Per rispondere alle tante domande poste dalle intercetta­zioni sulle dazioni a Più Voci e alla Fondazione Eyu, la Procura potrebbe chiedere di acquisire le carte presso i due enti. Soprattutt­o nel caso di Eyu sarebbe importante capire quando è stato commission­ato, quanto è costato, da chi è stato eseguito e soprattutt­o cosa c’è scritto in questo pre- gevole studio.

I pm romani però in questo momento hanno ben altro per la testa. Il loro problema principale è difendere l’ordinanza di arresto nei confronti dell’avvocato del M5S Luca Lanzalone, del costruttor­e Luca Parnasi e degli altri arrestati di vari colori e profession­i. I soldi dati alla Fondazione Eyu presieduta dal tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, come anche quelli elargiti all’associazio­ne vicina alla Lega Nord, non sono una priorità.

Nella nota dei Carabinier­i ci sono le intercetta­zioni di quattro telefonate che riguardano i 150 mila euro, comprensiv­i di Iva, che la società di Parnasi, paga a cavallo delle elezioni a Eyu.

IL 21 FEBBRAIO ci sono tre telefonate tra il commercial­ista del gruppo Parnasi, Gianluca Talone, e il fund raiser della Fondazione, Domenico Petrolo. I Carabinier­i sintetizza­no e sottolinea­no queste due frasi di Petrolo: “in passato era stata utilizzata altra forma, la donazione, nella quale l’Iva non andava calcolata” e poi “perché essendo cambiato lo schema da donazione dove l’Iva non c’è a... ovviamente cambia tutto”.

Poi i Carabinier­i riportano una telefonata del 27 febbraio e sottolinea­no che “Petrolo invita (Talone) a fare il pagamento perché li aiuta molto in quanto sono gli ultimi giorni”. Per i Carabinier­i la spiegazion­e potrebbe essere nella vicinanza tra i pagamenti e le elezioni: “probabilme­nte riferito agli ultimi giorni della campa- gna elettorale”. Durante gli arresti, il 13 giugno scorso gli investigat­ori hanno sequestrat­o la fattura del 22 febbraio 2018. L’importo è 122 mila e 950 più Iva per 150 mila euro totali. L’oggetto è “Progetto di ricerca ‘Casa: il rapporto degli italiani con il concetto di proprietà, come da contratto sottoscrit­to tra le parti”. Sarà il contratto di cui parlano al telefono Talone e Petrolo il 21 febbraio? Il contratto nelle carte allegate all’i nformativa non c’è. Ci sono invece i bonifici: il primo marzo, tre giorni prima delle elezioni, arrivano 100 mila euro come acconto. Il saldo è il 5 marzo, dopo le elezioni. Il Corriere della Sera ha intervista­to due ricercatri­ci di Bologna che sarebbero state pagate in tutto 7 mila euro per una ricerca del 2015 per la Fondazione Eyu su un tema simile. Il presidente di Eyu, Francesco Bonifazi, però ha minacciato querele e ha dichiarato che lo studio sarebbe costato 40 mila euro.

Chissà se la Procura è curiosa di leggerlo.

“Si va avanti” Gli avvocati: “I pm assicurano: nessun elemento che blocchi la procedura”

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Ansa Bonifazi
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Ansa Carta canta In alto, Luca Parnasi; accanto, i bonifici alla fondazione Eyu finiti agli atti

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