La Lega offre a B. il Copasir e un patto sulle nomine Rai
Il Carroccio spacca le opposizioni sui posti negli organismi di vigilanza: il Pd sulle barricate per Guerini ai servizi
Matteo Salvini non vuole che la guida del Copasir vada al Pd. Per questo sta facendo pressioni sui suoi alleati nella coalizione, adesso all’opposizione. Prima ha cercato di spingere perché alla guida del comitato parlamentare che controlla i servizi segreti ci andasse Fratelli d’Italia. Adesso sta cercando di convincere Silvio Berlusconi a cedere la presidenza della Vigilanza Rai (che il Pd è pronto a lasciargli), alla quale invece l’ex Cavaliere è molto interessato. In cambio, promette di tenere conto dei suoi desiderata per le nomine in Rai. Salvini non è solo in questa battaglia: dentro FI sono in molti a pensare che non è il caso di farsi attaccare perché Berlusconi è in palese conflitto d’interessi. Dall’altra parte, il Pd che aveva puntato quel posto da mesi per Lorenzo Guerini. fa le barricate. Adesso, con lui balla anche Maurizio Gasparri a capo della Vigilanza. Potrebbe toccare a Francesco Verducci del Pd. E per il Copasir a Renato Brunetta o a Paolo Romani.
A QUESTO SI AGGIUNGE che Fratelli d’Italia vuole la Giunta per le elezioni e per le immunità parlamentari del Senato per Marsilio. Mentre FI ha puntato per Paolo Sisto la Giunta per le Autorizzazioni della Camera e Leu vorrebbe quella per le Elezioni. Dunque, l’accordo nelle opposizioni non c’è. E questo fa temere che martedì – quando si voterà – la maggioranza possa interferire, decidendo di fatto il risultato. Anche perché FI e Fli sono un’opposizione più nella forma che nella sostanza. Da vedere come si comporteranno i Cinque Stelle. Il partito di Di Maio soffre sempre di più l’alleato di governo. Tanto che nel Pd si ricomincia a ragionare su futuribili alleanze: se la Lega dovesse rompere, i Dem dovrebbero essere pronti a offrire al M5S un’alternativa. Per evitare il voto. Com’è andato l’ultima volta questo tentativo è storia nota.