Istat: “Un italiano su tre pensa di vivere in una zona a rischio”
▶CALALAPERCEZIONE
di sicurezza dei cittadini italiani: uno su tre pensa di vivere in una zona a rischio di criminalità. Lo rivela l’Istat, segnalando che il dato (riferito agli anni 2015-2016) è decisamente in aumento rispetto alla rilevazione precedente del 2008-2009 (+11,9 punti percentuali). Inoltre il 46% degli intervistati giudica le forze dell’ordine incapaci di controllare il terri- torio dato, questo, in peggioramento rispetto al 38% della passata osservazione anche se in miglioramento nei centri di media-piccola dimensione. Il quadro territoriale che emerge dall’analisi statistica è quantomai vario col Centro che registra la percentuale più alta di percezione di insicurezza, dato in gran parte dovuto al Lazio, mentre fra le regioni gli abitanti che si sentono più a rischio sono quelli della Lombardia seguiti dai campani e dai pugliesi. Benchè si sentano insicuri sul piano generale, i cittadini si dichiarano comunque meno preoccupati rispetto allo scorso studio per quanto riguarda la possibilità di subire scippi (-6,3% in punti percentuali), rapine (-7,1%) e violenze sessuali (-14%). Resta infine stabile il dato sulla preoccupazione sui furti in casa (60%).