Il Fatto Quotidiano

Quelle stime ottimistic­he

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TRA LE PENSIONI EROGATE dall’Inps, 11,1 milioni di assegni hanno un importo inferiore a 750 euro, una condizione che riguarda per il 75,5% le donne. Nel 26 percento dei casi l'assegno è inferiore ai 500 euro mensili. Si tratta di 2 milioni e 886 mila persone con assegno ben al di sotto la soglia di povertà, fissata dall'Istat in 780 euro. Per far avere a tutti questi un reddito vicino a quella soglia servirebbe un'iniziativa da circa 3-5 miliardi l'anno. Cifra ben lontana da quella che si può spremere dalle pensioni d'oro. Il governo studia due strade, per destinare la cifra agli assegni sociali: il ricalcolo contributi­vo per le pensioni sopra i 5mila euro”; o il prelievo di solidariet­à progressiv­o partendo dallo stesso tetto come fatto dal governo Letta. Nel primo caso, anche fissando un tetto drastico l’incasso si fermerebbe a 480 milioni lordi, 300 netti. Nel secondo caso si potrebbe arrivare, secondo le stime del governo, a 1,2 miliardi l’anno. In entrambi i casi c’è il rischio che la Corte costituzio­nale possa bocciare la norma: quella del governo Letta passò il vaglio dei giudici solo perché di natura “eccezional­e e temporanea”

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