“Tranquillo onorevole, le pecore te le guardo io”
Esordi Ricambio al 65%: vita cambiata per l’oculista, la barista, la ginnasta e l’allevatore sardo
Guido De Martini è un uomo alto e bonario. Parla sottovoce, con marcato accento sardo. Qualcosa non torna: sul bavero della sua giacca c’è la spilletta di Alberto Da Giussano. De Martini è il primo leghista eletto in Sardegna nella storia della Repubblica. Medico oculista, prestato alla politica da pochi anni. “La prima iniziativa con Salvini a Cagliari fu quasi comica. C’erano centinaia di manifestanti che protestavano, decine di poliziotti e dall’altra parte del cordone noi: quattro gatti”. La Lega sull’isola praticamente non esisteva, il 4 marzo invece è andata sopra al 10%. De Martini ha trovato la strada spianata: coordinatore provinciale a Cagliari, poi capolista alle Politiche. Un biglietto di 5 anni (se tutto va bene) per Montecitorio. Ora il medico oculista si guarda intorno con aria un po’ smarrita, prende le misure della sua nuova vita. È finito in commissione Affari sociali. Accanto a lui in Transatlantico c’èEugenio Zoffili: ex capo segreteria di Salvini, più scafato, gli fa da bodyguard e allontana il cronista con una battuta ruvida.
MATRICOLE e peones in questa legislatura sono un esercito: sciamano con il sorriso a mezza bocca per il corridoio del Transatlantico. Quasi il 65% degli onorevoli sono novizi: è il più alto tasso di ricambio della storia parlamentare. Soprattutto grillini e leghisti. Si dividono in gruppetti su base geografica. Nord col nord, sud col sud.
A proposito di Sardegna: nel Movimento 5 Stelle c’è Luciano Cadeddu, di professione allevatore. Prima di varcare la soglia della Camera si è fatto rassicurare da un amico: “Tranquillo, le pecore te le guardo io”. Ora passeggia in mezzo a vecchi lupi e moltissimi neofiti che sembrano appena atterrati da un’astronave. Elisa Tripodi confessa: “La prima volta in aula mi tremavano le mani”. Anche lei 5Stelle, è la prima deputata donna della Val d’Aosta. Ha 31 anni, faceva l’assicuratrice e nei weekend arrotondava lo stipendio dietro il bancone di un bar. “Ero un po’ spaventata dall’impatto di Roma, mi hanno aiutata tanto i colleghi piemontesi. Abbiamo preso la stanza vicino: io, C el es te D’ArrandoeDavide Seritella”. Tutti matricole. Tripodi sta ancora imparando a conoscere la Camera (“è grande come una città”), ma parla come una sgobbona: “Sono in Affari costituzionali, studio per la riforma di due articoli dello statuto della Val d’Aosta. Ma mi voglio occupare anche di materie fiscali, elettrificazione ferroviaria...”
Pure nella mini pattuglia di Leu c’è una sorpresa. Per un capriccio del Rosatellum, l’avvocatessa di Termoli Giuseppina Occhionero è risultata l’unica deputata eletta in Molise. Da Campo Marino a Montecitorio. Illustri colleghi sono rimasti a casa (uno su tutti: Pippo Civati), lei invece è stata sorpresa da una chiamata del Viminale la sera del 5 marzo. Era già in pigiama: “Ce l’ha fatta”. In aula siede accanto a Pier Luigi Bersani. “Un’emozione indescrivibile – dice – e una scuola di vita che non avrei mai pensato di frequentare. Mi rimetto in gioco a 40 anni”. Occhiali spessi, mise eccentriche e fisico da atleta: “La mia passione è la ginnastica calistenica. È come in politica, si lavora sugli step e sulle skill. A Roma mi sono trovata una palestra, ma mancano anelli, sbarra e spalliera”.