Processo a Chinnici
IL MAGISTRATO Rocco Chinnici, il capo del pool antimafia degli anni ’80, sul banco degli imputati per ‘’eccesso di legalità’’. Falcone, Borsellino e Dalla Chiesa testi a sua difesa. E alla fine sentenza a sorpresa, che ribaltando grotteschi luoghi comuni ancora sedimentati nel corpaccione della società siciliana, ricolloca al posto giusto i giudici veri e quelli sedicenti. L’ultima produzione di Ficarra e Picone con la loro Tramp limited è un omaggio in forma di provocazione paradossale al padre del pool antimafia, originario, come Valentino Picone, di Misilmeri, paese in cui, da un’idea di Giovanni Furnari, regia di Marco Correnti, nasce ‘’Processo a Chinnici’’, un corto di 26 minuti interpretato dagli studenti della media ‘’Cosmo Guastella’’, impegnati a processare il giudice secondo i modelli sub-culturali di 30 anni fa. E così dalle domande del pm donna (‘’lo sono anche i giudici – dice Furnari – non avrei mai dato un microfono ad un mafioso’’) Chinnici deve difendersi dall’accusa di essere stato un sovversivo nel pretendere l’applicazione della legge: “Ma chi te l’ha fatto fare?”, “perché non ti mettevi a libro paga dei politici?”, “hai rovinato tanti padri di famiglia”, arnesi tutti di un modo di pensare di 30 anni fa per nulla scomparso nella Sicilia del Terzo millennio. Testi “a discolpa” Falcone, Borsellino e Dalla Chiesa, che alla fine riconquistano il proprio ruolo esautorando la giuria farlocca ed emettendo la sentenza, anche in nome di Chinnici: “Ci avete assassinato, ma le nostre idee e nostri valori restano a testimonianza delle generazioni presenti e future”. Presenti nel corto Caterina e Giovanni Chinnici, figli del giudice Rocco, a completare questo lavoro alfabetizzazione sociale “di una società civile – come dice il pg Roberto Scarpinato – che ignora la realtà della mafia”. Anche in forma di provocazione, come hanno già fatto Ficarra e Picone, portando a galla in molte scene de L’ora legale il paradosso di una Sicilia immutabile tra clientele e assistenza, terreno di coltura di Cosa nostra.