Il Fatto Quotidiano

“Hanno regalato il M5S alla Lega: ora leader innocenti sul passato”

C’È VITA A SINISTRA Massimo Cacciari Per il filosofo, “serve un gruppo dirigente innocente: basta col renzismo e con ciò che l’ha prodotto, D’Alema e Bersani”

- » FABRIZIO D’ESPOSITO

Domenica sul “Fatto”, Antonio Padellaro ha illustrato la strategia del “Ronf ronf” del Pd, un partito dormiente che dimentica i suoi sei milioni di elettori e quelli che potrebbero tornare. Con Massimo Cacciari iniziamo una serie di interviste per capire se c’è vita a sinistra.

Professore Massimo Cacciari il Pd muore e i renziani se la ridono: “Avete visto? Si perde anche senza Renzi”. Ma questi fanno le comiche, sono da prendere a sculacciat­e, anzi a calci in culo visto che non sono più bambini. Al posto di Renzi c’è Martina e allora? Vogliamo scherzare?

Non scherziamo.

Renzi fino all’altro giorno ha commesso errori su errori. I suoi cinque anni sono stati un disastro, nessuna revisione culturale, nessuna autocritic­a.

L’ultimo peccato?

Il Pd non è stato in grado neanche di intervenir­e e sottrarre il M5S alla Lega. Non c’è nulla da fare, quando ci sono i momenti drammatici loro continuano a non vedere il pericolo. È stato così anche prima di Renzi.

Ciechi e adesso pure dormienti.

È un gruppo dirigente di mezze tacche, senza alcun rapporto con la società vera. Sono stati capaci di distrugger­e anche il radicament­o del partito alle Amministra­tive.

Caduti altri baluardi, domenica: Pisa, Siena, Imola.

Il voto amministra­tivo aveva consentito al Pd di resistere negli anni del berlusconi- smo.

E ora?

Il problema principale non è neanche più il Pd ma questa deriva culturale cui stiamo assistendo in tutta Europa.

L’onda populista.

Non populista, ma di destra.

Destra destra.

Questo governo Conte è parte di una grande destra che va da Milano a Vienna e Monaco, secondo modelli storici che l’Europa ha già conosciuto. Sta rinascendo una grande destra mitteleuro­pea con tutti i Paesi dell’Est dietro.

La parte peggiore del Novecento.

Il fascismo non tornerà, figuriamoc­i, ma ci sono delle costanti della Storia che si ripetono. E quando ritornano la sinistra va a puttane, non è la prima volta.

Inesorabil­mente.

Ma come si a fa non capire che i tre milioni del Circo Massimo di Cofferati oggi per tre quarti votano per i Cinquestel­le?

Già come si fa?

Il M5S è stato importante per la sua funzione di argine in questi anni ma è stato fagocitato dalla Lega anche per la cecità al Pd. Poveretti.

Poveretti?

Massì come fa un movimento senza struttura a reggere con la Lega di Salvini, radicata da decenni? Ci siete solo voi del Fatto un po’ a sostenerlo.

In questo deserto, il Pd che deve fare, leniniamen­te par-

lando?

Primo: fare subito al più presto un vero congresso in cui ogni componente presenta un programma chiaro, senza compromess­i e con una totale discontinu­ità dal renzismo. Si va dal repubblica­nesimo centrista alla Macron di Calenda al neosociali­smo. Benissimo. Si confrontin­o. L’importante è che sia un gruppo dirigente innocente rispetto al passato. Basta con il renzismo e con ciò che l’ha prodotto, da D’Alema a Bersani.

Chi sono questi innocenti? Penso a Cuperlo, a Zingaretti, no Zingaretti no, non si capisce quello che vuole.

E poi?

Barca, Boeri, la Reichlin, lo stesso Calenda. Ci vogliono idee e interpreti nuovi, il Pd deve cercare di recuperare quei ceti dipendenti che hanno scelto i grillini.

Ce la faranno? Il ronf ronf di questi mesi, per dirla alla Padellaro, segnala un sonno pesante.

Figuriamoc­i: passeranno a chiedersi se Martina vuole fare il segretario, come Franceschi­ni e Orlando si muoveranno, eccetera eccetera. Polemichet­te, come quelle che fanno con Salvini senza mordere. Ma poi, scusi, perché non spiegano in cosa è diverso Salvini da Minniti? Rispondono che lui fermava i migranti alla fonte.

In quei lager libici e tunisini? Purtroppo viviamo in una società di indifferen­ti e se dai lager nazisti vediamo uscire solo il fumo allora stiamo tranquilli perché non vediamo nulla.

Torniamo al centrosini­stra. Se il Pd è finito, meglio cambiare nome?

Il problema non è il nome, ma il contenuto della bottigliet­ta. Puoi anche continuare a chiamarti Partito democratic­o se rompi drasticame­nte con quello che c’è stato prima. Altrimenti finirà che alle Europee saranno ancora più morti di oggi.

Lei non è ottimista.

Ma come faccio?

La ragione è incline al pessimismo.

Come faccio a non essere pessimista quando in giro per le television­i sento ancora i Rosato, gli Orfini, i Romano che fanno le veline del renzismo? Gli altri devono svegliarsi, perché non lo capiscono? Sennò non ci resta che l’utopia.

Quale?

Che in qualche modo sia il M5S il futuro della sinistra.

MATTEO RENZI E IL GIGLIO MAGICO

Sono mezze tacche: hanno regalato i voti del M5S alla Lega Ci pensino Cuperlo, Barca, Boeri, Calenda, Zingaretti... anzi no, lui non si sa che vuol fare

IPOTESI DEL TERZO TIPO

Il tema è il contenuto, non il nome. Se questi non si svegliano ci resta solo l’utopia: che i 5 Stelle siano in qualche modo il futuro della sinistra

 ?? Ansa ?? Filosofo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia
Ansa Filosofo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia
 ?? Ansa ?? Pessimista Massimo Cacciari non vede un gran futuro a sinistra
Ansa Pessimista Massimo Cacciari non vede un gran futuro a sinistra

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy