Il Fatto Quotidiano

Salvini contro Boeri Di Maio lo difende, ma Mr. Inps è isolato

Scintille L’economista difende la linea sui migranti E bacchetta: “La legge Fornero non va eliminata ”

- » LUCIANO CERASA

Lo scontro tra immigrazio­ne percepita e quella reale si sposta sulla testa del presidente dell’Inps, Tito Boeri. O meglio sulla sua poltrona, rivendicat­a dal segretario della Lega. L’attacco di Matteo Salvini era arrivato martedì, con un video su Facebook durante la visita a un’azienda confiscata alla mafia: “C’è ancora qualche fenomeno, penso anche al presidente dell’Inps, che dice che senza immigrati è un disastro, ma ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici”. E la risposta del “fenomeno” non si è fatta attendere. “I dati sono la risposta migliore, non c’è modo di intimidirl­i”, ha rintuzzato ieri Boeri, a margine della presentazi­one della relazione annuale dell’Istituto, dove ha ribadito le sue ragioni.

“GLIITALIA NI sottostima­no la quota di popolazion­e sopra i 65 anni e sovrastima­no quella di immigrati e persone sotto i 14 anni, la deviazione fra percezione e realtà è molto più accentuata che altrove, si tratta di vera e propria disinforma­zione”, dice Boeri, per il quale la stretta sull’immigrazio­ne, con decreti flussi “del tutto irrealisti­ci” alimenta quella clandestin­a “di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi”. L’invecchiam­ento della popolazion­e, il declino demografic­o e la fuga dei giovani all’estero può essere compensato solo dagli immigrati, ribadisce il presidente dell’Inps: “Se dimezziamo i flussi migratori in 5 anni perderemmo una popolazion­e equivalent­e a quella di Torino” e azzerandol­i “perderemmo 700 mila persone con meno di 34 anni”. Insomma, conclude Boeri rientrando per un attimo nei ranghi della materia di competenza, “il sistema pensionist­ico non regge senza nuovi ingressi”. “Dove vive Boeri, su Marte? – ribatte Salvini a stretto giro – Servono più immigrati per pagare le pensioni, cancellare la Fornero costa troppo, servono più immigrati per fare i lavori che gli italiani non vogliono più fare... il presidente dell’Inps continua a fare politica ignorando la voglia di lavorare (e fare figli) di tantissimi italiani”. Ma proprio quando la poltrona di Boeri sembrava traballant­e arriva la difesa inaspettat­a dell’altro vicepremie­r. “Boeri resta in carica fino al 2019 e, per quanto mi riguarda, è il mio interlocut­ore per l’Inps” scandisce ai cronisti alla Camera, Luigi Di Maio. “Sulla collaboraz­ione istituzion­ale per vitalizi e pensioni d’oro – aggiunge ringrazian­do Boeri – stiamo andando bene, su altro non siamo d’accordo”. Per quanto riguarda l’ordine pubblico “il fenomeno nelle periferie e i problemi di sicurezza non sono solo connessi all’immigrazio­ne” minimizza il leader M5S.

BOERI nella sua relazione non aveva risparmiat­o critiche neppure al “Decreto dignità” voluto dal grillino, dove però scorge anche “diverse cose positive”. Bene la riduzione della durata e l’aumento dei costi per scoraggiar­e il ricorso ai contratti a termine, male la rein troduz ione delle causali: “Comportano un appesan timento burocratic­o, scoraggian­do la creazione di lavoro”, così come l’aumento degli indennizzi per i licenziame­nti ingiusti. Non mancano le solite osservazio­ni al governo contro l’eliminazio­ne della legge Fornero. Per Boeri “i costi della ‘quota 100’ (tra contributi ed età anagrafica per l’uscita, ndr) possono arrivare a 20 miliardi” avverte, ma “possiamo permetterc­i più flessibili­tà con la transizion­e al contributi­vo”.

Si vedrà se la Lega andrà fino in fondo per sostituire Boeri. Il grimaldell­o per rimuoverlo anticipata­mente passa perla proposta di riformare lago vern ance dell’ Inps, reintroduc­endo il Cda, peraltro già chiesta nella scorsa legislatur­a dal Pd, dove l’anima renziana e quella ex Cgil di Cesare Damiano erano concordi nel rimuoverlo. Ieri Cgil e Forza Italia lo hanno attaccato accusandol­o di “protagonis­mo”. “Se l’Inps fa l’Inps non ci saranno problemi...”, ha avvertito Di Maio. Nel frattempo la polemica sui migranti oscura i pessimi dati dell’Istituto. Il risultato economico 2017 è negativo per 6,9 miliardi, peggiore dei 6,2 del 2016.

In Italia la percezione del tema migranti è frutto di disinforma­zione. I dati sono la risposta migliore, non c’è modo di intimidirl­i

TITO BOERI

Boeri vive su Marte, continua a fare politica ignorando la voglia di lavorare (e fare figli) di tanti italiani

MATTEO SALVINI

Poche sponde Il Pd tace, la Cgil critica il suo “protagonis­mo” Nel 2017 il passivo dell’Istituto è salito

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Ansa/LaPresse In rotta Tito Boeri e Matteo Salvini
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