Calcio in tv La triste sorte dei vecchi abbonati che non meritano gli sconti
L’analisi di Travaglio sul derby dei cretini è stata lucida ed efficace e ha ricordato responsabilità precise a coloro che ora si stracciano le vesti. Magari le comprendesse appieno anche il nostro sindaco Luigi De Magistris che, pur di guadagnare l’interesse mediatico, è disposto a sfornare affermazioni spaventose nella loro sostanza. Definisce Napoli città dell’ac c oglienza e la offre come porto sicuro, continuando a usarla come uno strumento finalizzato a distruggere i rapporti istituzionali che meritano rispetto sempre e comunque, a prescindere dal colore politico di chi li rappresenta. Napoli, città dell’accoglienza si presenta caotica e sporca, fiera della sua disorganizzazione, quasi fosse un prestigioso distintivo e non il fallimento di un progetto che aveva alimentato speranze ed energie prima di trasformarsi ne ll ’ ultima occasione politica di chi ha contribuito a ridare corpo a vecchi vizi, ma non ha promosso nuove virtù. Nelle notti della movida napoletana trionfa in tutto il suo splendore l’illegalità, che è ormai la cifra rappresentativa della città. Occupazione abusiva di suolo pubblico, vendita di alcolici in vetro dopo gli orari consentiti, sosta di automobili e motorini, assembramento di giovani con gravi rischi per la sicurezza e l’incolumità personale dominano il territorio n e ll ’ assenza totale della polizia municipale preposta, secondo la recente ordinanza anti-movida, a esercitare controlli di natura amministrativa.
Di giorno lo sfascio è totale, periferie abbandonate, trasporti inesistenti, caos generale. Ma il nostro sindaco si riempie la bocca dei trionfi del turismo, inveisce contro il debito ingiusto che non è altro che la giusta punizione per il suo falso in bilancio e alimenta dinamiche che fagocitano la città. Io aspetto sempre una personale analisi politica di Travaglio che rappresenti quella che Giorgio Bocca avrebbe definito “napoletanità” DA STORICAabbonata al cinema Sky ho deciso quest’anno, in vista del Campionato di SerieAe della Champions League, di fare un regalo a mio marito e aggiungere alla mia offerta il Calcio dopo aver sentito della promozione sconti su Dazn. Ma quando ho provato a farlo, ho scoperto che questi sconti sono solo per i nuovi clienti e che a noi “veterane” toccherebbe disdire il nostro contratto e farne un altro per usufruire dei nuovi prezzi al ribasso. Di fronte a questa scelta di marketing mi sorge spontaneo chiedermi se Sky pur di avere nuovi clienti abbia deciso di fare a meno dei vecchi. GENTILE STEFANIA, la “rivoluzione” che quest’anno ha colpito il calcio italiano, non renderà né economicissimo né semplicissimo ai tifosi riuscire a destreggiarsi fra le varie piattaforme. Se fino alla scorso anno con un solo abbonamento si poteva vedere tutta la serie A su Sky e le 8 principali squadre su Mediaset Premium, il 18 agosto per assistere a Chievo - Juventus (ore 18) bisognerà sottoscrivere un doppio abbonamento alle due società che si sono spartite i diritti televisivi: Sky e Dazn. La prima trasmetterà 7 gare; la seconda – che appartiene alla Perform Group – le restanti tre. Nelle scorse settimane è stato già raggiunto un accordo che consente ai clienti del gruppo di Murdoch di non sottoscrivere un abbonamento separato, ma di acquistare a condizioni dedicate i ticket Dazn: 7,99 euro al mese contro 9,99 euro (ma ci sono anche offerte a 3 e 9 mesi). Peccato che, a tre giorni dall’inizio del campionato, ancora non si sappia se i clienti Sky possano vedere la partita trasmessa da Dazn sulla tv, visto che l’app di Dazn non è ancora disponibile su Sky Q (la piattaforma per usufruire dei contenuti Sky su più dispositivi). Va meglio agli abbonati Mediaset Premium che, rimasti orfani del complice e che ci sta portando velocemente verso il baratro economico e sociale da cui sarà molto difficile uscire.
Sull’Aquarius l’Europa mostra tutte le sue debolezze
La vicenda della nave “Aquarius”, che vaga per il Mediterraneo con 141 migranti a bordo e non riesce a trovare un porto “sicuro” che la accolga è la prova plastica non solo calcio, possono vedere gratuitamente le tre partite a settimana di Dazn. A rimetterci sono i vecchi clienti Sky. Per loro non ci sono offerte promozionali nel caso si voglia aggiungere un nuovo pacchetto. Per ottenere lo sconto dovrebbero fare richiesta di disdetta ed essere così ricontattati dalla società. Che punta a ingraziarsi sono gli orfani di Mediaset, i fan di Cristiano Ronaldo e nuovi tifosi per rientrare dei milioni spesi per acquistare i diritti tv. L’obiettivo di Sky è chiaro: raggiungere 7 milioni di abbonati dai 4,7 di fine 2017, che sborseranno per un anno 49,90 euro sottoscrivendo un abbonamento Calcio e Sport. Ma attenzione: salvo disdetta, dal tredicesimo mese si pagheranno 63,80 euro. Diventando ormai un vecchio abbonato non più da coccolare. del fallimento dell’illusione di un’Europa unita, nella quale i vari Paesi che la compongono invece di collaborare sono capaci solo di rimpallarsi i problemi senza cercare di trovare insieme una soluzione degna di questo nome.
Ma anche, il Vecchio Continente, sta confessando al Mondo che i suoi “alti ideali” di giustizia, solidarietà, fratellanza, sempre sbandierati, anche con troppa enfasi, come elemento di superiorità culturale, sono solo ed esclusivamente chiacchiere al vento per coprire la propria colpevole avidità.
Se si volgono le spalle a chi fugge da inferni che anche noi, anzi, soprattutto noi, abbiamo creato, se si preferisce vedere cadaveri di bambini affogati piuttosto che accoglierli, ebbene, ammettiamo che i secoli sono passati invano, e noi europei siamo rimasti i “predatori” di sempre. L’Italia è un Paese neutrale. Non dovrebbe fare guerra a nessuno e in più ha già un esercito professionista. Non ha bisogno di reintrodurre il servizio militare obbligatorio e spende in armi fin troppo, impelagandosi in guerre che non ci spetterebbero. Vista invece la quantità di cataclismi vedrei invece molto bene potenziare la Protezione Civile e far fare alcune settimane obbligatorie ai giovani maschi fino a una certa età (come volontarie per le donne), non per imparare a marciare e a sparare, ma per essere in grado di aiutare gli altri quando c’è bisogno. Allo stesso servizio manderei quei minori tra i 14 e i 18 anni che non possono essere puniti per la loro minore età ma si sono comportati male a scuola o fuori. Credo che a servizi di pronto soccorso o simili dovrebbero essere addestrati tutti.