Il Fatto Quotidiano

“Show” di Renzi al processo al suo “nemico”

In tribunale contro l’ex dipendente comunale che ha querelato per diffamazio­ne

- » DAVIDE VECCHI

Dopo quattro anni di rinvii, ieri Matteo Renzi ha deciso di presentars­i nell'aula del Tribunale di Firenze dove era stato convocato come testimone già altre quattro volte. “Perché non sono venuto prima? – si è posto la domanda da solo –, Perché da presidente del Consiglio venire a fare uno show non mi pareva proprio il caso”. E in effetti ieri l'ex premier ha fatto uno show.

IL PROCEDIMEN­TO era nato nel 2013 quando Renzi ha querelato per diffamazio­ne un ex dipendente del Comune di Firenze, Alessandro Maiorano, che da anni lo accusa di aver dilapidato 20 milioni di euro di soldi pubblici in pranzi, viaggi e regali negli anni in cui era presidente della Provincia di Firenze, quindi dal 2004 al 2009. Il processo è iniziato il 7 luglio 2014 e da allora Renzi non s'è mai presentato a testimonia­re. Fino a ieri. In aula l'ex premier ha trovato Maiorano e il suo legale, il professor Carlo Taormina che a tratti è parso fare da spalla a Renzi per il suo show. I due, infatti, hanno sin da subito dato vita a continui battibecch­i. Eppure la domanda posta da Taormina era chiara: ha usato a fini personali soldi dell'ente? Renzi ha negato. “Quelle spese avevano finalità istituzion­ale ed erano da me controllat­e attraverso le voci del bilancio, la finalità istituzion­ale delle spese era asseverata dai dirigenti della Provincia. Abbiamo avuto verifiche del Mef e della Corte dei conti ma non c'è stata mai nessuna condanna”. Quando Taormina rincalzava Renzi ribadiva tergiversa­ndo per poi rivolgersi al giudice, Laura Bonel- li, e provocando non solo la reazione del legale – avvezzo a processi ben più complessi – ma in particolar­e quella di Maiorano che dal 2012 porta avanti una battaglia tutta personale nei confronti di Renzi. Irritato dalle “non risposte” del senatore, l'ex dipendente comunale è andato in escandesce­nza tanto da essere più volte allontanat­o dall'aula. “Stai prendendo per il culo il mio avvocato”, ha gridato, ed è stato preso da un carabinier­e e portato fuori tra epiteti vari e un “bugiardo” ripetuto come un mantra. Ma nonostante la querela, il processo e il rischio condanna, Maiorano non ha arretrato di un passo. Ha atteso che terminasse l'udienza e appena Renzi ha lasciato l'aula gli ha gridato contro chiedendo spiegazion­i sull'acquisto della “mega villa di via Tacca”. Poi lontano dal tribunale e una volta tornato a casa, Maiorano ha proseguito su Facebook: “Preparati Renzi ho in serbo nuove cosine su di te e famiglia, ti mando in galera tuo padre, tua madre e cognatino”.

EPPURE protagonis­ta dello show è stato l'ex premier, per sua stessa ammissione. Per due ore ha risposto alle domande del giudice e del pm che sostiene l'accusa, Massimo Bonfigli. Poi si è offerto ai giornalist­i presenti minacciand­o “tolleranza zero nei confronti di chi diffonde fake news” che lo riguardano e garantendo che andrà fino in fondo contro Maiorano, dando per scontata la vittoria: “Il denaro che vincerò sarà devoluto all'ospedale pediatrico Meyer” di Firenze. Infine ha promesso che a breve renderà pubblici gli atti inerenti l'acquisto della villa acquistata a poche centinaia di metri da piazzale Mi che la nge lo per 1,3 milioni. E così, ancora una volta, si pone in condizione di poter dimostrare che quel “bugiardo” più volte ripetuto da Maiorano non sia vero.

La “spalla” Battibecch­i con Taormina sui conti della Provincia L’imputato cacciato dall’aula

 ?? Ansa ?? L’ex premier Matteo Renzi ha lasciato il governo dopo il referendum costituzio­nale del 4 dicembre 2016
Ansa L’ex premier Matteo Renzi ha lasciato il governo dopo il referendum costituzio­nale del 4 dicembre 2016

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy