Il Fatto Quotidiano

“ILVA, IL PARERE SMENTISCE DI MAIO”

“Il ministro ringrazi il senso di responsabi­lità del sindacato”

- » MARCO BENTIVOGLI* SAL. CAN.

Caro direttore, apprendiam­o che il ministero dello Sviluppo Economico aveva dal 21 agosto il parere, da lui richiesto, dell’Avvocatura dello Stato. Nella conferenza stampa del 23 agosto il ministro ha detto che la gara era illegittim­a mentre leggendo il parere apprendiam­o che per l’Avvocatura non è mai esistito alcun serio vizio della procedura. Forse per questo lo ha tenuto nascosto per 17 giorni e fino ad accordo siglato. Nella conferenza stampa ha citato singole frasi di un parere che invece smentisce il ministro. L’unico rilievo, che attiene però ad una ragione di opportunit­à, riguarda il fatto che la lettera di invito, diversamen­te da quanto previsto dall’avviso originario, non abbia previsto una fase di rilanci. Rilanci che però la stessa Avvocatura ritenne im- possibili nel giugno 2017. Fu prevista, invece, solo una fase negoziale conclusiva con il vincitore. Tuttavia tale scelta non configura alcun vizio perché non vi era obbligo alcuno di prevederla. E men che meno si poteva seriamente considerar­e la tardiva e scorretta richiesta in tale senso della concorrent­e. Che infatti nulla ha obiettato, all’epoca, nelle opportune sedi giudiziari­e.

Nemmeno la posticipaz­ione del termine per interventi ambientali è idonea a determinar­e alcun vizio, visto che la gara già bandita non avrebbe potuto essere riaperta senza integrale annullamen­to in contrasto con elementari principi di celerità e speditezza del procedimen­to. Siamo in presenza di una ricostruzi­one che consente di affermare che la gara non è stata caratteriz­zata da alcun vizio di legittimit­à idoneo a comportarn­e l’annullamen­to. Non è quindi nemmeno necessario dare ingresso nemmeno alla comparazio­ne degli interessi in gioco, pubblici e privati, attività che comunque avrebbe dovuto essere fatta anche se in presenza di veri vizi di legittimit­à. Pertanto “l’interesse pubblico attuale e concreto” era un arzigogolo giuridico per scaricare sulla trattativa le sua responsabi­lità.

La revoca non è mai stata una opzione seria perché avrebbe dato luogo all’indennizzo del vincitore (Arcelor Mittal) con conseguenz­e eco- nomiche devastanti. Invece il ministro Di Maio ha sempre affermato che esistevano vizi così gravi del procedimen­to da determinar­ne l’annullamen­to. Ora si scopre che questi vizi di legittimit­à non ci sono, tutte le scelte hanno avuto una congrua motivazion­e anche quella di non riaprire la gara.

Di Maio ringrazi il senso di responsabi­lità del sindacato per l’accordo nonostante ci abbia fatto negoziare con un’azienda che aveva ritenuto illegittim­amente vincitrice di una gara. Il ministro ha un altra grave responsabi­lità, aver fatto promesse impossibil­i ad una città che poi non ha mantenuto.

*segretario Fim-Cisl

Come Bentivogli sa bene, essendo uno dei pochi che il parere dell’Avvocatura l’ha letto, nel documento si elencano diverse irregolari­tà e vizi nell’a gg iu di ca zi on e della gara. Li elenca lui stesso derubrican­doli a particolar­i secondari. L’Avvocatura, in realtà, rimanda la valutazion­e di quei vizi – la “discrasia” tra lettera di invito e lettera 0di procedura, l’a ll un gamento dei termini per i piani ambientali, l’impossibil­ità di fare rilanci – alla stessa Amministra­zione che avrebbe dovuto applicare il criterio dell’interesse pubblico. Cosa che, ci sembra, il ministro Di Maio ha fatto disponendo di non annullare la gara e garantendo, anche con una sua iniziativa diretta, la firma dell’accordo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy