Il Fatto Quotidiano

“Basta quartieri fantasma a Roma, Conte ci aiuti”

La mossaVirgi­nia Raggi chiede di ripristina­re Imu e Tari sulle case sfitte nella Capitale: “Devono tornare sul mercato”

- L.D.C

La città colma di quartieri fantasma ha urgente bisogno di case, per migliaia di persone. E sull’onda di questo paradosso la sindaca a 5Stelle di Roma Virginia Raggi si rivolgerà al suo governo, chiedendo di costringer­e di fatto i “palazzinar­i”, i costruttor­i, a rimettere sul mercato le loro distese di palazzi. “Incontrerò il presidente del Consiglio Conte, e gli chiederò di rimettere l’Imu e la Tasi sulle case sfitte o disabitate” annuncia la sindaca, rilanciand­o un’idea che in parte già il vicesindac­o Luca Bergamo aveva lanciato sul Fatto lo scorso luglio.

E TUTTO QUESTO mentre sui Comuni italiani pesa la circolare del ministero dell'Interno, quindi di Matteo Salvini, che esorta le prefetture a “censimenti e sgomberi tempestivi” degli occupanti abusivi di case, rinviando “alla fase successiva ogni valutazion­e in merito alla tutela”. Una linea dura a cui Raggi risponde con “l’esigenza di mediare” perché, spiega, “non posso mandare in strada migliaia di persone, e allora bisogna contempera­re l’esigenza di legalità con la difesa dei più fragili”. Quindi, “si andrà avanti con il protocollo siglato con la prefettura di Roma lo scorso gennaio”. In base a cui si cercherann­o sempre sistemazio­ni alternativ­e prima di sgomberare.

Ma per chiarire il gioco distorto della domanda e dell’offerta di abitazioni bisogna partire dai numeri, quelli che fornisce proprio Raggi: “A Roma abbiamo oltre 12 mila persone in lista d’attesa per una casa popolare. E questo a fronte di circa 3mila dimore di edilizia popolare occupate, quelle dell’Erp, e ad altre 6 mila case occupate dell’Ater, l’ente regionale”. Ma il conto è più cor- poso di così. “Ci sono anche 90 palazzi occupati, e le stime dicono che ci siano dentro circa 10mila persone”. Insomma, numeri da “emergenza abitativa”, che stridono con un’altra impression­ante cifra: “A Roma ci sono circa 200 mila case sfitte o disabitate”. Una città vuota dentro la città. Un fenomeno che ha ragioni perfino normative, sostiene la sindaca: “Il governo Letta esentò da Imu e Tasi le abitazioni sfitte o disabitate, quelle senza il requisito di abitabilit­à. E questo ha reso convenient­e ai costruttor­i non immettere sul merca- to tanti palazzi, privi ancora acqua corrente e luce elettrice, a fronte di una mancanza di domanda”. Tradotto, meglio tenere “fermi” interi quartieri che renderli abitabili per poi doverci pagare le tasse perché non si riescono a vendere.

PROPRIO per questo il Campidogli­o chiederà a Conte (“ma ne ho già parlato con alcuni parlamenta­ri”) una norma per costringer­e i proprietar­i a rendere disponibil­i gli alloggi, magari a prezzi ragionevol­i. Però è naturale chiedere se non sia utile anche e soprattutt­o convocare al tavolo i costruttor­i. E trattare. Un’ipotesi a cui Raggi risponde con molta cautela: “La mia porta è sempre aperta, ma con i costruttor­i già lavoriamo ai tavoli per la rigenera- zione urbana”. Va bene, ma è chiaro che il problema principale sono i loro interessi... “Ripeto, ci si può confrontar­e. Ma la situazione va sbloccata innanzitut­to a livello centrale”. E le case del Comune? “Noi abbiamo già sbloccato mille assegnazio­ni di case popolari, ma ci sono i tempi burocratic­i. Ed è una lunga trafila”.

E comunque, proprio dal livello centrale è arrivata la circolare di Salvini. E anche su questo la sindaca soppesa la sillabe: “Per me non rappresent­a un problema. L’importante è mediare tra le varie esigenze, ben sapendo che ci sono anche tanti che lucrano sulle case popolari. E quelli vanno cacciati, tutti”.

Sugli sgomberi “Non posso buttare per strada migliaia di persone, bisogna tutelare i più fragili”

 ?? LaPresse ?? Prima cittadina Virginia Raggi è sindaca di Roma dallo scorso 22 giugno 2016
LaPresse Prima cittadina Virginia Raggi è sindaca di Roma dallo scorso 22 giugno 2016

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