“Giornalista imbrattafogli”: Barracciu (Pd) patteggia per le offese alla stampa su Fb
▶SEICENTO EURO DI MULTA, col patteggiamento: Francesca Barracciu (Pd), ex sottosegretaria alla Cultura nel governo Renzi, già europarlamentare e candidata alle primarie per la corsa alla presidenza della Regione Sardegna nel 2013, ha deciso di uscire così dal procedimento che la vedeva imputata con l’accusa di diffamazione nei confronti del giornalista de La Nuova SardegnaMauro Lissia. La vicenda risale al marzo 2015 e vede coinvolto con la stessa accusa anche Antonello Gregorini, presidente della fondazione “Nurnet”, attiva nella diffusione della cultura archeologica in Sardegna, il quale invece andrà a giudizio nel mese di ottobre. Tutto nasce da un articolo pubblicato da La Nuova Sarde
gna il 3 marzo 2015, dal titolo “Nuove contestazioni per la Barracciu”, nel quale veniva dato conto degli sviluppi dell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio Regionale della Sardegna in cui era coinvolta l’ex consigliera Barracciu.
NON GRADENDO IL CONTENUTO dell’articolo, la Barracciu (poi condannata in primo grado a quattro anni di reclusione per il reato di peculato) aveva manifestato il suo forte disappunto nel suo profilo pubblico di Facebook, in una modalità che, sottolinea il dispositivo della sentenza, essere stato “liberamente consultabile da tutti”, definendo il giornalista un “imbrattafogli” che faceva “pessimo giornalismo”, poiché aveva bisogno di “raccontare cose false o di costruire intorno a queste, ipotesi di ulteriori nefandezze”.
Il post veniva poi ripreso da Gregorini, che in un profilo riservato ad appassionati di archeologia aggiungeva altre valutazioni personali sul cronista, indicandolo per nome e cognome. A quel punto il giornale fa partire le querele, a firma dell’avvocato Mario Maffei. Il pm Diana Lecca conferma chiede il giudizio per l’ex europarlamentare e per Gregorini.