Deficit e M5S, ecco cosa chiedono i mercati
I dubbi dei rappresentanti di banche e fondi di investimento in visita a Roma
Potete chiamarli investitori o speculatori, sono analisti, “portfolio manager”, “direttori di strategie”, lavorano per banche, fondi americani o inglesi. Non sono forze oscure senza volto, hanno nomi, cognomi e biglietti da visita.
In questi giorni a Roma, come in tutti i momenti caldi dell’anno p ol it ic o- ec on omico, si succedono meeting riservati tra uomini di finanza, politici e analisti: le decisioni di investimento sul debito pubblico italiano non si basano soltanto sui numeri ma anche sul contesto in cui questi si inseriscono e quindi servono informazioni, scenari, retroscena per decidere se e quanto scommettere sui Btp, se vendere allo scoperto confidando in un crollo del loro prezzo o aspettarsi invece sorprese positive.
Abbiamo incontrato per una colazione romana una trentina di questi uomini e donne che incarnano i temuti “mercati” per rispondere alle loro domande.
I LORO DUBBIsono poco finanziari e molto politici e riguardano soprattutto i Cinque Stelle che restano un oggetto misterioso: “È vero che il partito è molto scontento della leadership di Di Maio?”; “Matteo Salvini è andato dal 14 al 32 per cento e i Cinque stelle dal 32 al 26, perché i Cinque Stelle restano nella coalizione?”; “È possibile che le scelte di Di Maio siano influenzate dal fatto che, in caso di caduta del governo, la sua sopravvivenza politica sarebbe a rischio?”. Poiché a tutti è chiaro che i Cinque Stelle hanno bisogno di riprendersi la scena, finora tutta di Salvini con le polemiche sui migranti, molte domande degli investitori riguardano la forma che prenderà il reddito di cittadinanza annunciato. Per esempio: “La base elettorale può accettare soltanto un acconto del reddito di cittadinanza nel 2019? Limitarsi a cambiare nome al Reddito di inclusione del governo Gentiloni può essere un’ottima cosa per i mercati, ma non per gli elettori”. Poi i dubbi inevitabili sui rapporti tra Movimento, euro ed Europa: “Tra gli eletti del M5S qual è la percentuale di quelli pro-Europa ed euro e quelli anti? E con chi si schiereranno alle elezioni europee?”.
Per quanto riguarda la Lega, i fondi di investimento e le banche si fanno sempre la stessa domanda, declinata in modi diversi: “Salvini ha fatto marcia indietro su molti punti nelle ultime settimane e sembra aver accettato un deficit del 2 per cento rispetto al Pil, quanto è credibile questa sua conversione?”.
DAVANTI A UNA TAZZA di caffè caldo gli analisti chiedono con insistenza: “Quanto è forte la posizione del ministro del Tesoro Tria dentro il gover- no?”. Un quesito a cui è sempre più difficile rispondere. Comunque, chi opera sui mercati, ragiona sul breve periodo ma anche su quello medio- lungo, molti investitori chiedono quali saranno i destini del centrodestra, per capire se a breve sia possibile immaginare una diversa maggioranza di governo: “È credibile che entro un anno ci sia un partito unico di centrodestra?”. chiede uno. Un altro formula quasi un auspicio: “I Cinque Stelle si stanno rivelando una fonte di confusione nello scenario politico, è possibile che la Lega si rafforzi abbastanza da escludere i 5Stelle dalla maggioranza per produrre un governo alternativo di centrodestra tradizionale, così da normalizzare la situazione”. Un’incognita, che per gli investitori ha una certa rilevanza, è la situazione giudiziaria di Salvini, soprattutto per il sequestro dei fondi della Lega.
SUI SINGOLI DOSSIER le domande sono poche: “Il governo impegnerà 15 miliardi di euro per nazionalizzare Autostrade per l’Italia dopo il disastro del ponte di Genova?”. Oppure: “È corretta l’impressione che la Lega stia aumentando le richieste sulla riforma delle pensioni, dopo un primo progetto minimalista”?; o ancora: “Che fine ha fatto l’idea di riformare il settore bancario e il ruolo del MontePaschi?”.
Finito il cappuccino e il cornetto, il gruppo di investitori continua il suo giro di incontri a Roma. Faranno ad altri le stesse domande. Dalla sintesi finale dipenderà il destino dello spread e del nostro debito nelle prossime settimane.
Le priorità Il Movimento resta un oggetto indecifrabile, incognita Tria e dubbi sul futuro del centrodestra