Salvini insultato in Europa riapre il fronte con Tunisi
VIENNA Lite su immigrazione e calo demografico tra il vicepremier italiano e il collega lussemburghese che sbotta: “Merde, alors”. Il Viminale studia rimpatri veloci per i tunisini
Era cominciata con Jean Asselborn, ministro dell’Interno lussemburghese, che sottolineava che gli immigrati servono ad affrontare l’invecchiamento della popolazione europea, una frase che Salvini non poteva mandare giù: “Io ho una prospettiva completamente diversa – ha detto il vicepremier italiano – Io penso di essere al governo e di essere pagato dai miei cittadini per vedere i giovani tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa, e non per espiantare il meglio dei giovani africani e rimpiazzare europei che per motivi economici non fanno più figli. Sono due visioni completamente diverse. Magari in Lussemburgo hanno questa esigenza, in Italia abbiamo l’esigenza di fare figli non di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più”. Il ministro lussemburghese si è innervosito, ha fatto il verso a Salvini dicendo “bla bla bla”, poi ha aggiunto: “In Lussemburgo, caro signore, avevamo migliaia di italiani che sono venuti a lavorare da noi, dei migranti, affinché voi in Italia poteste avere i soldi per i vostri figli". E ha chiuso con quell’espressione colorita: “Merde, alors!”, traducibile con “eccheccazz...”
UN REGALONE a Salvini, che si chiedeva se il decano dei ministri dell’Interno europei fosse “impazzito”, se in Lussemburgo non avessero “qualcun altro per fare il ministro”. E intanto ha aperto il fronte tunisino. Il dato di partenza sono 184 tunisini sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa da una decina di barche di piccole dimensioni. Salvini ha promesso procedure rapide di identificazione “anche sulle navi” e rimpatri altrettanto veloci. Ieri mattina dal Viminale hanno reso noto che c’era un altro barchino “alla deriva”, partito dalla Tunisia, in acque Sar ( Search and rescue, ricerca e soccorso) maltesi: “Vedremo se Malta farà il suo dovere”. Evidentemente no, non l’ha fatto. Secondo fonti non confermate dalla Guar- dia costiera, sono poi arrivati sani e salvi in Italia. Martedì in una riunione al Viminale dovrebbe essere messo a punto un sistema di rimpatri rapidi in Tunisia che non mancherà di provocare contenziosi. Salvini ha chiesto ai tecnici di aggirare in qualche modo il divieto di respingimenti collettivi per i tunisini, che nella stragrande maggioranza dei casi non accedono all’asilo e alla protezione internazionale e umanitaria.
È L’UNICO PAESEcon cui l’Italia ha un accordo efficace che prevede 80 rimpatri a settimana con voli charter: per dare un’idea, su un totale di 4.269 stranieri rimpatriati dal 1° gennaio al 2 settembre di quest’anno, 1.633 sono tunisini rispediti in Tunisia. Gli altri accordi sono con Egitto, Nigeria, Sudan e Gambia. I migranti irregolari in Italia almeno 400 mila, provenienti per lo più da Paesi che non vogliono saperne di riammetterli anche perché preferiscono le rimesse dall’Europa.
Quanto agli sbarchi, nel 2018 la Grecia, dopo la Spagna, ha superato l'Italia per numero di migranti arrivati via mare. Su un totale di 74.590 migranti arrivati via mare (più 18.046 via terra per un totale di 92.636, circa la metà del 2017), in Spagna sono stati 32.022, in Grecia 20.961 e in Italia 20.343.
MATTEO SALVINI In Italia abbiamo l’esigenza di fare figli, non di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più
JEAN ASSELBORN In Lussemburgo migliaia di italiani sono venuti a lavorare affinché in Italia poteste avere i soldi per i vostri figli. Merde, alors...