“Aiuta solo chi ha già diritti. E fa danni all’informazione”
Ci sono altri aspetti controversi? Speravamo di avere maggiore libertà nei casi in cui non c’è un vero diritto d’autore, liberalizzando ad esempio le opere orfane, di cui non si sa chi siano editore e autore. Abbiamo ottenuto che si possano utilizzare solo se non a scopo di lucro oppure dopo sforzi immani per rintracciare i possibili autori. Ma perché un creativo non può prenderle e farci dei soldi se non li toglie a nessuno? Lo stesso vale per il diritto di panorama.
Di cosa si tratta?
Prevede che chi fa una foto a opere i cui architetti/autori siano ancora in vita, o non morti da 70 anni, debba chiedere il permesso. Ma quante foto di palazzi o ponti recenti producono soldi per gli architetti e i progettisti? Molto poche. E allora come è possibile dire che la direttiva sia una vittoria per i creativi? Lo è solo per chi detiene già i diritti commerciali. Dicono che Wikipedia sia stata risparmiata.
L’articolo 2 recita: ‘I servizi che agiscono a fini non commerciali, come le enciclopedie online, [...] non sono considerati prestatori di servizi di condivisione di contenuti online [...]’. Peccato che Wikipedia sia sì non commerciale, ma che dia licenze d'uso commerciale. Se ci fosse stato scritto ‘enti e associazioni non profit’ non ci sarebbero stati problemi, ma così la formulazione può voler dire tutto e il contrario di tutto.
Cosa cambierà?
Non sappiamo cosa succederà fino a che la direttiva non sarà approvata e recepita. Potrebbe accadere che smetteremo di caricare materiale. In generale potrebbero sparire gli aggregatori di news: i piccoli non potranno sostenere il costo delle licenze e i grandi come Google vi rinunceranno perché di quei soldi potranno fare a meno. Ci sarà una minore possibilità di conoscenza da parte di tutti. Se gli articoli sono interessanti e scritti bene, lo snippet può servire solo ad attrarre. Senza sarà difficile che qualcuno vada sui siti, ancor meno su uno che magari non conosce.