Bentornato, Davide! Una parabola evangelica
Avolte una piccola storia illumina il mondo intero e quella pubblicata ieri dal Sole 24 Ore (pagina 8) tra queste: “Venerdì 15 giugno, dopo più di vent’anni di residenza londinese, Serra ha trasferito in Italia il suo domicilio (...) Ragioni familiari e delusione per la Brexit - che sta spingendo molti businessmen verso altri lidi - hanno pesato sulla scelta di abbandonare dopo tanto tempo la residenza inglese. Ma probabilmente non sono state queste le uniche motivazioni”. Sì, certo la Brexit, però pure quella leggina voluta dall’amico (di Serra) Matteo Renzi: la tassa forfettaria da 100 mila euro l’anno, più 25 mila per i familiari, per chi decide di spostare la sua residenza in Italia qualunque siano i suoi redditi (prodotti all’estero). Qualche decina di milioni l’anno come Cristiano Ronaldo? Centomila euro, grazie. In tutto le 150 persone che hanno approfittato del gentile regalo verseranno all’erario un paio di milioni, cioè molto, molto meno di quanto verserebbe il solo calciatore della Juve pagando l’aliquota di noi sfigati. In questo modo anche il finanziere Serra potrà consolarsi della Brexit tenendosi in tasca un bel gruzzoletto pur mantenendo i suoi interessi tra Londra (certo, la Brexit...) e il Lussemburgo. Noi tutti, invece, ci avremo guadagnato la plastica consapevolezza di com’è un mondo organizzato attorno alla mobilità totale dei capitali: all’ingrosso “a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”(che sarebbe Matteo 13, 12, anche se non è certo se Gesù si riferisse proprio a Serra e CR7).