Tutti contro il presidente: “Il congresso si faccia subito”
La proposta di Matteo Orfini di sciogliere il Pd viene accolta dal partito con un coro di no. Primo tra tutti quello del segretario Maurizio Martina che da Genova conferma l ’ i n t e nzione di fare al più presto il congresso con tanto di primarie a gennaio. Carlo Calenda, invece, invita direttamente a cena a casa sua martedì tutti i big del partito (ad eccezione di Martina): Gentiloni, Minniti e Renzi ( che non ci sarà) nel tentativo di arginare l’avanzata dell’asse giallo-verde che come ricorda l’ex premier “è il vero pr oble ma”. “Il PD deve smetterla col fuoco amico che troppe volte ha colpito e indebolito chi era al governo" – scrive su Facebook Matteo Renzi – Ci sarà un congresso e chi lo vincerà avrà l’aiuto degli altri ma dopo sei mesi di analisi psicologica e di terapia di gruppo, possiamo iniziare a fare opposizione dura?”.
ALLA LINEAdura contro il governo Lega-M5S incita anche Matteo Guerini che invita ad aprire un primo confronto tra i Dem nei congressi regionali a cominciare da quello toscano del 14 ottobre. Per il resto, il coro di no allo scioglimento è abbastanza compatto. Francesco Verducci preferisce parlare di rifondazione del partito, mentre Franco Mirabelli definisce “gr a ve ” la posizione di Orfini, mentre Areadem con Marina Sereni insiste sul fatto che bisogna andare avanti con il percorso verso per il Congresso anche perché, sostiene, Monica Cirinnà è “un percorso votato da tutti”. In più, osserva Gianni Cuperlo, il congresso, che serve a smetterla di “discutere a colpi di tweet”, dovrebbe essere “rifondativo e costituente,. Ma Orfini insiste: "Pensate davvero che possiamo ripresentarci con il Pd come funziona oggi? Tutti dicono di voler superare il correntismo e poi chiedono di fare un congresso basato su accordi tra correnti. Bene, facciamolo e il giorno dopo? Ricominciamo come sempre con la minoranza che combatte la maggioranza”.