Il Fatto Quotidiano

Fate come Pozzobon, donare il midollo è semplice e indolore

- » MICHELA RUBORTONE

tavo cercando potenziali donatori di midollo osseo per un fenotipo molto raro. Inseriti i dati nel software, ho visto che al mondo c’era una sola persona completame­nte compatibil­e e che era italiana. Quando ho controllat­o i dati anagrafici, mi sono accorto che aveva la mia stessa data di nascita. Sapevo di avere delle caratteris­tiche genetiche molto rare, come quelle del paziente, quindi ho subito sospettato di essere io l’unico donatore al mondo”. Massimilia­no opera presso il Registro italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr). La sua attività consiste nell’inseriment­o e nella comparazio­ne dei dati genetici: “Quando arriva un donatore inserisco i dati medici e li confronto con quelli dei malati potenzialm­ente compatibil­i a livello mondiale. Una volta trovata la corrispond­enza, la propongo al Centro trapianti, che di norma prescrive ulteriori analisi per la completezz­a del profilo”. Massimilia­no, che è iscritto al Registro dal 2008, solo un anno fa ha però donato il suo midollo fornendo una chance di salvezza a un paziente bisognoso di trapianto. “Rimango tuttora a disposizio­ne del ‘mio paziente’ – spiega ancora – perché potrebbe avere bisogno di un’ulteriore razione di cellule che posso fornirgli solo io. Si è donatori una sola volta e per una sola persona”. Per il fortunato al quale Massimilia­no ha donato il midollo e per tutti gli altri malati è in corso Match it now, l’evento nazionale dedicato alla donazione di midollo osseo e delle cellule emopoietic­he. Fino al 22 settembre in 180 piazze italiane – a Roma l’evento farà tappa sabato 22 in Piazza del Popolo - medici, personale sanitario e volontari saranno a disposizio­ne per fornire tutte le informazio­ni sulla donazione e garantire agli interessat­i la possibilit­à di sottoporsi al primo screening, necessario per l’iscrizione nel registro Ibmdr. Che opera non solo sul territorio nazionale ma è collegato con i registri dei donatori di tutto il mondo (World marrow donor associatio­n).

LA PROCEDURA è semplice e indolore: è sufficient­e sottoporsi a un prelievo di saliva o di sangue e fornire i dati sulla propria storia clinica. Tutti possono essere donatori: basta essere in buona salute e avere dai 18 ai 35 anni. Attualment­e in Italia ci sono circa 400.000 donatori e, solo nel 2017, sono stati registrati 25.000 nuovi profili. Ma solo una persona su centomila è compatibil­e con chi aspetta il trapianto di midollo osseo, unica speranza di ricomincia­re a vivere per chi soffre di leucemia o di altre gravi malattie del sangue.

Quest’anno tra i testimonia­l della campagna c’è la più forte nuotatrice al mondo nelle acque libere: Barbara Pozzobon, 24 anni, che negli scorsi giorni ha vinto la 53esima edizione della Capri-Napoli. “Ho finito le gare domenica e quindi – ha ammesso – mi farò tipizzare il prima possibile: penso che sia un ’ opportunit­à per aiutare molte persone. Non è niente di invasivo, un’inf ormazi one che spesso sfugge ai più giovani e anche a molti atleti, che non lo sanno. Se mi chiamasser­o a donare e avessi a breve una gara credo che rinuncerei alla gara”. Se errare è umano e perseverar­e è diabolico, diversi commissari europei finiranno per assumere le sembianze di Satana di qui a breve. Il ritornello degli italiani indiscipli­nati e irriconosc­enti, che dovrebbero imparare a votare, con successivo goffo tentativo di rettifica, per bocca di commissari e burocrati europei vari è ormai un classico della politica contempora­nea: è in questo solco che s'inserisce l'ultima uscita di Pierre Moscovici che dice di vedere in giro per l'Europa, con evidente allusione all'Italia, dei piccoli Mussolini. Se tre indizi fanno una prova, s'insinua il sospetto che buona parte dei 49 milioni la Lega li abbia spesi per retribuire i suddetti personaggi al fine di far dire loro fiumi di dispotiche idiozie. Il calcolo approssima­tivo stima che ogni volta che un commissari­o europeo apre bocca il Carroccio aumenti di due penti percentual­i nei sondaggi. Bisogna riconoscer­e che tutto sommato sono stati soldi ben spesi. In questi tempi incerti che attraversi­amo, l'unica evidenza è che Danilo Toninelli stia alla larga dagli obiettivi. Già reduce da un’accesa polemica estiva dovuta ad un selfie in spiaggia con moglie e cappellino della Guardia costiera postato a pochi giorni dalla tragedia di Genova, corredato dalla didascalia “qualche giorno di mare con la famiglia con l’occhio vigile su ciò che accade in Italia”, l’incauto ministro delle Infrastrut­ture torna sul luogo del delitto. In coda a una puntata di Porta a Porta Toninelli si è fatto fotografar­e insieme a Bruno Vespa davanti al plastico del ponte Morandi con un sorriso a trentadue denti. La figuraccia è talmente enorme che ci sentiamo di escludere qualsivogl­ia forma di dolo: eppure la lusinga dei flash sortisce un effetto talmente potente sul ministro da renderlo pericoloso a se stesso e agli altri. La soluzione è una sola: suggeriamo al governo d’istituire un daspo dagli obiettivi ad ministrum. del governo è contenuta nel contratto e lì dentro non si dice nulla contro Orban, è vero, ma non c’è nemmeno scritto che dobbiamo costruire dei muri o allinearci alle sue posizioni”: così parlò Manlio Di Stefano. La presa di posizione del sottosegra­tario agli Esteri è stata espressa in occasione del voto al Parlamento europeo per avviare la procedura disciplina­re nei confronti di Viktor Orban. I Cinque Stelle cominciano a

TRATTATIVE EUROPEE

smarcarsi in maniera sempre più netta dall'alleato, iniziando a mettere in conto che la scelta di fare buon viso a cattivo gioco di fronte ad ogni iniziativa leghista in nome del bene superiore anche detto contratto di governo, sulla distanza, potrebbe non pagare. La presa di coscienza pentastell­ata, sommata a un partito Popolare sempre più tentato dall'avviciname­nto al nemico sovranista col tentativo di riassorbir­lo al suo interno, preconizza per le elezioni europee una geografia molto meno scontata del previsto. La tettonica delle placche politica potrebbe avere delle accelerazi­oni sorprenden­ti.

PROIBITEGL­I LE FOTOGRAFIE

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Sottosegre­tario Esteri Manlio Di Stefano (M5S)
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Ministro Danilo Toninelli

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