Fate come Pozzobon, donare il midollo è semplice e indolore
tavo cercando potenziali donatori di midollo osseo per un fenotipo molto raro. Inseriti i dati nel software, ho visto che al mondo c’era una sola persona completamente compatibile e che era italiana. Quando ho controllato i dati anagrafici, mi sono accorto che aveva la mia stessa data di nascita. Sapevo di avere delle caratteristiche genetiche molto rare, come quelle del paziente, quindi ho subito sospettato di essere io l’unico donatore al mondo”. Massimiliano opera presso il Registro italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr). La sua attività consiste nell’inserimento e nella comparazione dei dati genetici: “Quando arriva un donatore inserisco i dati medici e li confronto con quelli dei malati potenzialmente compatibili a livello mondiale. Una volta trovata la corrispondenza, la propongo al Centro trapianti, che di norma prescrive ulteriori analisi per la completezza del profilo”. Massimiliano, che è iscritto al Registro dal 2008, solo un anno fa ha però donato il suo midollo fornendo una chance di salvezza a un paziente bisognoso di trapianto. “Rimango tuttora a disposizione del ‘mio paziente’ – spiega ancora – perché potrebbe avere bisogno di un’ulteriore razione di cellule che posso fornirgli solo io. Si è donatori una sola volta e per una sola persona”. Per il fortunato al quale Massimiliano ha donato il midollo e per tutti gli altri malati è in corso Match it now, l’evento nazionale dedicato alla donazione di midollo osseo e delle cellule emopoietiche. Fino al 22 settembre in 180 piazze italiane – a Roma l’evento farà tappa sabato 22 in Piazza del Popolo - medici, personale sanitario e volontari saranno a disposizione per fornire tutte le informazioni sulla donazione e garantire agli interessati la possibilità di sottoporsi al primo screening, necessario per l’iscrizione nel registro Ibmdr. Che opera non solo sul territorio nazionale ma è collegato con i registri dei donatori di tutto il mondo (World marrow donor association).
LA PROCEDURA è semplice e indolore: è sufficiente sottoporsi a un prelievo di saliva o di sangue e fornire i dati sulla propria storia clinica. Tutti possono essere donatori: basta essere in buona salute e avere dai 18 ai 35 anni. Attualmente in Italia ci sono circa 400.000 donatori e, solo nel 2017, sono stati registrati 25.000 nuovi profili. Ma solo una persona su centomila è compatibile con chi aspetta il trapianto di midollo osseo, unica speranza di ricominciare a vivere per chi soffre di leucemia o di altre gravi malattie del sangue.
Quest’anno tra i testimonial della campagna c’è la più forte nuotatrice al mondo nelle acque libere: Barbara Pozzobon, 24 anni, che negli scorsi giorni ha vinto la 53esima edizione della Capri-Napoli. “Ho finito le gare domenica e quindi – ha ammesso – mi farò tipizzare il prima possibile: penso che sia un ’ opportunità per aiutare molte persone. Non è niente di invasivo, un’inf ormazi one che spesso sfugge ai più giovani e anche a molti atleti, che non lo sanno. Se mi chiamassero a donare e avessi a breve una gara credo che rinuncerei alla gara”. Se errare è umano e perseverare è diabolico, diversi commissari europei finiranno per assumere le sembianze di Satana di qui a breve. Il ritornello degli italiani indisciplinati e irriconoscenti, che dovrebbero imparare a votare, con successivo goffo tentativo di rettifica, per bocca di commissari e burocrati europei vari è ormai un classico della politica contemporanea: è in questo solco che s'inserisce l'ultima uscita di Pierre Moscovici che dice di vedere in giro per l'Europa, con evidente allusione all'Italia, dei piccoli Mussolini. Se tre indizi fanno una prova, s'insinua il sospetto che buona parte dei 49 milioni la Lega li abbia spesi per retribuire i suddetti personaggi al fine di far dire loro fiumi di dispotiche idiozie. Il calcolo approssimativo stima che ogni volta che un commissario europeo apre bocca il Carroccio aumenti di due penti percentuali nei sondaggi. Bisogna riconoscere che tutto sommato sono stati soldi ben spesi. In questi tempi incerti che attraversiamo, l'unica evidenza è che Danilo Toninelli stia alla larga dagli obiettivi. Già reduce da un’accesa polemica estiva dovuta ad un selfie in spiaggia con moglie e cappellino della Guardia costiera postato a pochi giorni dalla tragedia di Genova, corredato dalla didascalia “qualche giorno di mare con la famiglia con l’occhio vigile su ciò che accade in Italia”, l’incauto ministro delle Infrastrutture torna sul luogo del delitto. In coda a una puntata di Porta a Porta Toninelli si è fatto fotografare insieme a Bruno Vespa davanti al plastico del ponte Morandi con un sorriso a trentadue denti. La figuraccia è talmente enorme che ci sentiamo di escludere qualsivoglia forma di dolo: eppure la lusinga dei flash sortisce un effetto talmente potente sul ministro da renderlo pericoloso a se stesso e agli altri. La soluzione è una sola: suggeriamo al governo d’istituire un daspo dagli obiettivi ad ministrum. del governo è contenuta nel contratto e lì dentro non si dice nulla contro Orban, è vero, ma non c’è nemmeno scritto che dobbiamo costruire dei muri o allinearci alle sue posizioni”: così parlò Manlio Di Stefano. La presa di posizione del sottosegratario agli Esteri è stata espressa in occasione del voto al Parlamento europeo per avviare la procedura disciplinare nei confronti di Viktor Orban. I Cinque Stelle cominciano a
TRATTATIVE EUROPEE
smarcarsi in maniera sempre più netta dall'alleato, iniziando a mettere in conto che la scelta di fare buon viso a cattivo gioco di fronte ad ogni iniziativa leghista in nome del bene superiore anche detto contratto di governo, sulla distanza, potrebbe non pagare. La presa di coscienza pentastellata, sommata a un partito Popolare sempre più tentato dall'avvicinamento al nemico sovranista col tentativo di riassorbirlo al suo interno, preconizza per le elezioni europee una geografia molto meno scontata del previsto. La tettonica delle placche politica potrebbe avere delle accelerazioni sorprendenti.
PROIBITEGLI LE FOTOGRAFIE