“Il governo ora cambi le norme e a Boeri chiedo più trasparenza”
Guglielmo LoyIl presidente del consiglio di Vigilanza: “Diventiamo open data”
“Qualcosa
andava fatto e l’intervento sulle pensioni di anzianità è corretto. Però era meglio intervenire anche per riequilibrare situazioni di grande fragilità sociale”.
Guglielmo Loy è il presidente del Consiglio di vigilanza dell’Inps e scherzando dice di rappresentare la montagna di 227 miliardi di contributi che datori di lavoro e lavoratori versano ogni anno all’Istituto previdenziale.
Proviene dalla Uil, figlio del grande regista Nanni Loy, oggi rappresenta il controllo che le parti sociali operano sulla presidenza di Tito Boeri a cui non vengono risparmiate critiche sulla gestione dei dati dell’istituto. Quota 100 dovrebbe essere una misura apprezzata dai sindacati.
L’intervento infatti va bene, qual- cosa andava fatto. Ma il governo sottovaluta i dati sulla drastica riduzione delle pensioni di vecchiaia che lasciano soprattutto donne di mezza età, dai cinquant’anni in su, esposte al rischio della disoccupazione e della povertà. Su quelle il governo non incide. Servirebbe un intervento di maggiore equilibrio tra le due misure.
Il governo, soprattutto il M5S, potrebbe rispondere che per quella fascia ci sarà la pensione di cittadinanza.
Questo è un intervento per le situazioni di povertà, ma che suc- cede con chi magari ha una casa ma non ha un reddito oppure ha un marito o una moglie con una pensione di basso importo ma tale da non rientrare nella pensione di cittadinanza? Si tratta di fasce sociali diverse ed è una situazione su cui occorre intervenire.
Sembra che il governo si sia basato su rassicurazioni dell’Inps per quanto riguarda i dati e le proiezioni.
Se fosse così sarebbe un errore, anche perché l’Inps deve finalmente rinnovare la gestione e la pubblicità dei suoi dati. C’è una gestione poco trasparente da parte della presidenza?
Nella relazione al bilancio preventivo abbiamo già impegnato la presidenza a realizzare un sistema di migliore accesso ai dati disponibile per tutti gli organi. Non possiamo dare l’idea di parteggiare per questo o quell’istituto o, peggio, essere accusati di voler strumentalizzare i dati.
Il presidente Boeri utilizza i dati in modo improprio?
Non voglio dire assolutamente questo, ma dobbiamo dotarci, finalmente, di un sistema open data. E finora non lo abbiamo fatto.