Il Fatto Quotidiano

Don Camillo, Peppona e il santo che suda

Il vescovo chiede cautela, la sindaca vuole il miracolo (e i turisti)

- » GIUSEPPE LO BIANCO

Sea Napoli San Gennaro scioglie il sangue, ad Agira, paesino della Sicilia agricola in provincia di Enna, la statua di San Filippo suda. E il “miracolo”, ripreso in video dai fedeli e spedito su WhatsApp, oltre a scatenare la “corsa al prodigio” divide sindaco e curia, ribaltando gli schemi di Guare- schi: qui è don Camillo, il vescovo di Nicosia Salvatore Muratore, a frenare gli entusiasmi, manifestan­do scetticism­o e chiudendo la statua in sacrestia vietandola alle masse di fedeli giunte anche dalle province di Catania e Messina per venerare il “santo nero” migrante, protettore del paese che arrivò d a l l ’ A f r i c a per combattere il paganesimo nel Primo secolo dopo Cristo. Ma il sindaco Pd Maria Gaetana Greco, già deputato alla Camera, non ci sta, e vuole denunciare il vescovo al Pontefice: “Scriverò al Vaticano”.

Se a Napoli San Gennaro scioglie il sangue, ad Agira, paesino della Sicilia agricola in provincia di Enna, la statua di San Filippo suda. E il “miracolo”, ripreso in video dai fedeli e spedito su WhatsApp, oltre a scatenare la “corsa al prodigio” divide sindaco e curia, ribaltando gli schemi di Guareschi: qui è don Camillo, il vescovo di Nicosia Salvatore Muratore, a frenare gli entusiasmi, ma nif es tan do scetticism­o e chiudendo la statua in sacrestia vietandola alle masse di fedeli giunte anche dalle province di Catania e Messina per venerare il “santo nero” m igran te, protettore del paese che arrivò dall’Africa per combattere il paganesimo nel Primo secolo dopo Cristo. Ma il sindaco Pd Maria Gaetana Gre- co, già deputato alla Camera, non ci sta, e vuole denunciare il vescovo al Pontefice: “Scriverò al Vaticano – dice indignata – non penso che papa Francesco sia d’accordo con la scelta della diocesi che vieta ai fedeli di pregare davanti a San Filippo”. Per lei, già vicina a Mirello Crisafulli convertita oggi ad Articolo 1, e capace di votare alla Camera a favore d e ll ’ arresto di Francanton­io Genovese contravven­endo la disciplina di partito, nessun dubbio: “San Filippo ha riportato la speranza in questa terra martoriata. Miracolo o meno, che male c’è nel far vedere la statua a tutti?”, rilancia, specie se, come aggiunge il primo cittadino, come tanti in Sicilia promotori in chiave turistica dei “paesi albergo’’, “anche solo due autobus di pellegrini al giorno potrebbero essere u- na grande occasione per la nostra comunità’’.

Intanto sono centinaia le persone che si accalcano ogni giorno davanti le reliquie del santo, che sostituisc­ono nella venerazion­e dei fedeli la statua chiusa in sacrestia dal parroco della Reale Ab- bazia, don Giuseppe La Giusa, in attesa che la commission­e nominata dal vescovo concluda gli accertamen­ti iniziati sul liquido che sembra colare dalle guance del santo. La prima lacrimazio­ne risale al 20 settembre, ma la stessa sindaca ha raccolto le confidenze dei fedeli che hanno visto scendere lacrime anche alla fine di luglio e agli inizi di settembre, suscitando l’interesse della chiesa ortodossa, che divide con i cattolici la venerazion­e dello stesso santo, e provocando un primo appello, disatteso, alla riservatez­za.

CON IL VIDEO su WhatsApp la notizia della lacrimazio­ne si è diffusa rapidament­e nonostante le cautele e lo scetticism­o del vescovo attestato sulla linea del Vaticano, molto cauta di fronte alle lacrime delle statue sacre e altri fenomeni analoghi, al punto da considerar­e ancora oggi un “prodigio’’ e non un “miracolo’’ lo scioglimen­to a Napoli del sangue di San Gennaro. Per contribuir­e alla soluzione del mistero è stata lo stesso sindaco Maria Greco a proporre al vescovo l’intervento di un esperto dei carabinier­i del Ris, il reparto scientific­o di eccellenza dell’Arma, ma in questo caso l’offerta è stata rifiutata. Poteva essere utile a chiarire ciò che ha scritto Rosanna Chiaramont­e sulla pagina Facebook del sindaco: “Oggi ho visto in Tv che nell’orecchio di San Filippo c’era un apparecchi­etto, non credo (che il santo, ndr) fosse sordo’’.

Il paradosso Invertito in nome di un’insperata opportunit­à turistica lo schema di Guareschi

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Ansa La statua che sudaIl busto ligneo di San Filippo, patrono della cittadina
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