Il Fatto Quotidiano

Il “ragazzo” di Piombino: “La smettano di tenerci in ostaggio: torniamo a sinistra”

-

COSTITUZIO­NE, lavoro e lotta alle diseguagli­anze. Valerio Fabiani ha solo 34 anni e alle spalle una militanza nei movimenti studentesc­hi e nelle sezioni pisane del Partito democratic­o, la casa che adesso vorrebbe cambiare dall’interno, a costo di affrontare a brutto muso la classe dirigente renziana che in Toscana continua a spadronegg­iare nonostante le sconfitte elettorali: “In questi anni qui il partito è stato gestito malissimo – racconta Fabiani al Fatto – c’è stata una balcanizza­zione in tante piccole tribù organizzat­e intorno ai capibaston­e locali, persone che oggi vanno alla Leopolda ma che ieri andavano a cena con D’Alema e domani faranno lo stesso con il vincitore di turno. E anche oggi la situazione è sempre la stessa: il Pd toscano è gestito dalle stesse persone che hanno portato il partito alla peggior sconfitta della sua storia”. Fabiani, per questo, si è candidato al congresso regionale del Pd toscano nonostante tutto il partito stia con la candidata renziana Simona Bonafé. Nel voto dei circoli il ragazzo di Piombino sta perdendo 30 a 70% ma punta alle primarie aperte del 14 ottobre dove cercherà di recuperare quegli ex elettori di sinistra che qui in Toscana hanno votato soprattutt­o i 5 Stelle: “Il mio faro è la Costituzio­ne – continua Fabiani – che ci pone continuame­nte il tema dell’eguaglianz­a e dei diritti dei lavoratori, questioni che negli ultimi anni Renzi &co. hanno completame­nte trascurato diventando subalterni al mondo del mercato, della finanza e dei grandi industrial­i. Per questo abbiamo perso tutte le elezioni possibili, in Toscana e a livello nazionale: quindi i renziani dovrebbero smettere di tenere ostaggio il Pd, farsi da parte e lasciare spazio a qualcun altro”. Fabiani, sostenuto dall’ala sinistra del Partito tra cui l’ex senatore Vannino Chiti, è affiancato da un’altra giovane promessa del Pd toscano: Alessandra Nardini. Trent’anni, cresciuta a “pane e politica”, ha fatto tutta la gavetta prima tra i Giovani Democratic­i, poi nei consigli comunali del Pisano e oggi nel consiglio regionale toscano dove si trova spesso in disaccordo con la posizione ufficiale del partito e per questo deve convivere con le continue minacce di espulsione: “Vivo questo cli- ma come la conferma che non siamo più una comunità politica – dice Nardini – ma allo stesso tempo che le nostre battaglie siano giuste.

Per esempio dobbiamo rimettere al centro il tema delle diseguagli­anze, di un lavoro stabile e delle lotte per l’ambiente”. Non sono le stesse proposte dei 5 Stelle? “In parte sì – conclude la giovane esponente dem – infatti dopo il 4 marzo il Pd ha fatto un errore enorme: spingere il M5S nelle braccia della Lega, invece secondo me avremmo dovuto metterci al tavolo con i grillini e metterci d’accordo su alcuni punti”.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy