Il Fatto Quotidiano

Il Papa contro l’aborto “Non sono un sicario, ho fatto solo una scelta giusta per me”

- » SELVAGGIA LUCARELLI

CARA SELVAGGIA, non so se papa Francesco legge la posta qui su il Fatto Quotidiano, ho qualche motivo per dubitarne, in effetti. Ma magari un monsignore suo amico che legge c‘è, nel caso lo prego cristianam­ente di girargli quello che sto per scrivere. Secondo il Papa ritratto nel salotto di mia madre, chi abortisce è un sicario, tipo quelli che si nascondeva­no sulle colline intorno a Sarajevo per sparare alle donne che andavano al mercato o ai bambini che andavano a scuola o ai medici che andavano a curare le ferite di chi metteva un piede su una mina.

Scopro a 34 anni di essere un sicario e senza avere un fucile di precisione sotto al letto. Non importa che lavori da 12 anni nel volontaria­to, che venga da una famiglia ultracatto­lica, che sia andata 16 volte in Vietnam per una onlus che dà una manolaggiù e che sia perfino credente e praticante, io sono un sicario. Sono un’assassina che quattordic­i anni fa ha puntato con la sua lucina rossa il cuore di un bambino e ha sparato. Ci sarebbe però qualcosa in più da raccontare, oltre a un dito che preme sul grilletto.

A 20 anni io stavo con un uomo che mi picchiava. Da tre assumevo droghe di vario tipo, ero stata quella che qualcuno definirebb­e una borderline al liceo, sentivo dentro di me un male di vivere che non so spiegare e farmi del male era l’unica cosa che mi faceva sentire viva. I miei genitori non mi parlavano più e io li odiavo. Sono rimasta incinta per caso, lui odiava me e fin da subito mi ha chiesto di “sputare da me quel coso”. Giuro, disse così. Io sapevo di non essere in grado di prendermi cura di nessuno e di non essere capace di smettere di drogarmi. Ho abortito da sola, una mattina. Era la vigilia di Natale. Gesù stava per nascere. Mio figlio moriva. Taglio corto e non racconto perché e come la mia vita, due anni dopo, ha avuto una svolta, ma sono rinata. Non tocco droghe da 12 anni e lavoro dedicandom­i agli altri. Ho salvato me stessa. E dentro dime penso sempre che se non avessi abortito, non ci sarei riuscita. Avevo bisogno di ritrovarmi, di viaggiare a lungo, di incontrare chi mi ha aiutata. Io e mio figlio saremmo stati due derelitti. Non mi sento un sicario Selvaggia. Mi sento una che ha fatto la scelta giusta, con dolore. Vorrei che il mio Papa la rispettass­e. DANIELA È IL PAPA, Daniela. Non puoi aspettarti posizioni progressis­te su temi come la famiglia e l’aborto. Ha già detto che “un figlio gay va accolto”, anziché “trovate un sicario per i figli gay”, direi che per il momento possiamo accontenta­rci.

“Vorrei un Toninelli nella mia vita e amarlo con il cuore”

Cara Selvaggia, sarò controcorr­ente, ma a me piace Toninelli. Ma proprio come uomo eh, mica come politico di riferiment­o. Nell’epoca dei maschi alfa alla Salvini, lui dà l’idea di essere l’uomo che lascia i pantaloni alla moglie e la domenica fa del bricolage nella casetta di legno in giardino.

Mi piacciono le sue gaffe perché mi danno l’idea dell’uomo che non pianifica, che non adotta strategie, che non ha paura di fare brutte figure. Sono i migliori quelli così in amore, l’ho sperimenta­to sulla mia pelle. E poi quei ricci disordinat­i, quell’occhiale da maschio miope che lo butti sul letto e l’asticella si piega, e quella faccia un po’ tonta che vuol dire “fammi quello che vuoi, io obbedisco!”.

Io lo vorrei un Toninelli nella mia vita. Sarei disposta a disegnargl­i un tunnel del Brennero su ogni cartina della Michelin e

Il pontefice ha già detto che

“un figlio gay va accolto” Direi che per il momento possiamo accontenta­rci

ad amarlo “col cuore” finché morte non ci separi. Gli curerei i social per difenderlo dal mondo brutale che sta là fuori, gli stirerei le camicie bianche che gli piacciono tanto, gli suggerirei lo shampoo giusto per i capelli, lo amerei per il suo candore in un mondo di squali.

Dici che sono davvero innamorata o che ho solo bisogno d’amore? VELIA

Dico che hai bisogno di uno psicologo.

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Inviate le vostre lettere a: il Fatto Quotidiano 00184 Roma, via di Sant’Erasmo,2. selvaggial­ucarelli @gmail.com
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