Il Fatto Quotidiano

A24, finisce alla Procura la guerra dei viadotti tra Toto e il ministero

- » GIORGIO MELETTI

SCONTESA La concession­aria di A24 e A25 (RomaL’AquilaPesc­ara) pronta a presentare un esposto alla Procura contro Vincenzo Cinelli, capo della Vigilanza sulle concession­arie autostrada­li del ministero. Deve sbloccare 192 milioni per rendere 13 viadotti resistenti al terremoto e, come tutti, davanti al disastro del ponte Morandi vi chiedete come possano averlo lasciato crollare dopo oltre vent’anni di allarmi, guardate la storia della Strada dei Parchi. La situazione a ieri sera vede la concession­aria di A24 e A25 ( Roma- L’Aq ui la - P escara) pronta a presentare un esposto alla Procura di Roma contro Vincenzo Cinelli, direttore della Vigilanza sulle concession­arie autostrada­li del ministero delle Infrastrut­ture – già indagato a Genova per omicidio colposo per i 43 morti della Valpolceve­ra. La denuncia (secondo la diffida spedita in queste ore) scatterà se Cinelli non sbloccherà entro cinque giorni 192 milioni pubblici per rendere 13 viadotti resistenti a scosse sismiche. Il copione è quello consolidat­o, il rimpallo di responsabi­lità tra la concession­aria (in questo caso quella che fa capo al costruttor­e abruzzese Carlo Toto) e il ministero delle Infrastrut­ture di Danilo Toninelli.

IERI TONINELLI ha distribuit­o una rassicuraz­ione bo om erangall’altezza della sua fama: “Alcuni piloni dei viadotti della A24 e A25, che ho potuto visionare con i miei occhi, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti”. Se è così allarmato perché non chiude al traffico l’autostrada? Misteri insondabil­i dei rapporti tra ministero e concession­arie autostrada­li. Fatto sta che gli uomini di Toto, furenti, replicano che per colpa di questi “allarmi ingiustifi­cati” il traffico gli è calato in questi ultimi giorni del 7 per cento. E che gli esperti della Infra Engineerin­g, incaricati in seguito alla tragedia di Genova, hanno verificato che i coefficien­ti di sicurezza statica dei viadotti sono soddisface­nti e che l’ammalorame­nto non pregiudica “stabilità e sicurezza”.

C’è però il caso della scossa di terremoto, e qui cominciano i problemi. È lo stesso Toto, nello slancio di battere cassa, ad aver detto che “quest’autostrada se ne cade a pezzi, col terremoto i ponti sono tutti infragilit­i come fuscelli al vento, il cemento è farina, il ferro è ruggine”. L’autostrada A24-A25 è considerat­a strategica per la protezione civile in caso di sisma, e quindi deve resistere alle scosse. Sono tutti d’accordo che per stare tranquilli bisogna intervenir­e su 13 viadotti critici, e l’intervento costa 192 milioni, praticamen­te un anno di pedaggi. Toto non li ha, anche perché la sua è una concession­aria povera, con un tronco breve e poco trafficato. Autostrade per l’Italia dei Benetton, per avere un’idea, ha un fatturato venti volte superiore.

Qui non importa sapere se Toto faccia il furbo, come sostengono in un esposto alla magistratu­ra gli ambientali­sti

La storia

Alessandro Lanci ( Nuovo Senso Civico) e Augusto De Sanctis (Stazione Ornitologi­ca Abruzzese). Se hanno ragione loro, Toto ha fatto fesso Graziano Delrio, predecesso­re di Toninelli. Ma va ricordato di passaggio che la Vigilanza guidata da Cinelli e prima di lui per molti anni da un altro degli indagati di Genova, Mauro Coletta, è sempre stata tanto severa con Toto quanto distratta con i Benetton (con i risultati che si sono visti). Comunque, giusto o sbagliato, è stato stabilito da almeno un anno che i 192 milioni li deve mettere lo Stato. Lo Stato si è impegnato a dare i soldi a Strade dei Parchi e, per un motivo o per l’altro, non li ha ancora dati. E i cantieri sono fermi.

LO SCORSO 23 APRILE Cesare Ramadori, amministra­tore delegato di Strada dei Parchi, ha scritto al premier Paolo Gentiloni che se non arrivavano i 192 milioni alla svelta “la scrivente concession­aria sarebbe costretta a rinviare l’apertura dei cantieri, con ovvie conseguenz­e in termini di sicurezza, declinando sin d’ora ogni connessa assunzione di responsabi­lità”. Gli uomini di Toto erano alle prese con le supercazzo­le di Cinelli, il quale aveva così spiegato l’impossibil­ità di sbloccare i fondi: “L’u-

Rimpallo di responsabi­lità Ennesimo sopralluog­o di Toninelli, ma nessuno muove un dito. Senza il decreto per aprire i cantieri il concession­ario farà denuncia

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Tra Roma, Pescara e Teramo I piloni della Strada dei Parchi. Il ponte Biselli (sopra) e il Cerchiara (Isola del Gran Sasso)
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