Il Fatto Quotidiano

Complotto M5S&Pd per regalare anche la Sardegna a Salvini

Elezioni Il 5Stelle Mario Puddu, condannato per abuso, abbandona I dem non decidono, la Lega si gioca la carta Partito Sardo d’Azione

- » PAOLA PINTUS

Colpo di scena in vista delle elezioni regionali di febbraio in Sardegna: il coordinato­re del M5S, Mario Puddu, l’unico che finora aveva ufficializ­zato la sua corsa alle Regionali, ha ritirato la sua candidatur­a in seguito alla condanna a un anno di reclusione per abuso d’ufficio da parte del Tribunale di Cagliari. I fatti contestati risalgono al 2015 quando Puddu era sindaco ad Assemini, popoloso centro dell’hinterland cagliarita­no.

TRE CONSIGLIER­E pentastell­ate dissidenti, poi espulse, presentaro­no un esposto contro il primo cittadino, nel quale lo accusavano di aver ideato una pianta organica del Comune in modo tale da demansiona­re una dipendente – poi costituita­si parte civile – a vantaggio di altre due, non indagate. Subito dopo il pronunciam­ento, Puddu sulla sua pagina Facebook ha annunciato il “passo di lato, ancor prima e a prescinder­e dalle regole del Movimento. Sono orgoglioso – ha scritto – di appartener­e a un Movimento che chiede a chi è stato anche solo condannato in primo grado di fare un passo indietro”. Quello della rinuncia in realtà era un passaggio obbligato, non solo per le regole 5S, ma anche per la legge Severino che prevede l’abuso d’ufficio fra i casi di sospension­e anche in caso di condanna in primo grado.

In caso di elezione la sospension­e sarebbe scattata immediatam­ente, di qui la scelta obbligata del Movimento, che ringrazia Puddu e annuncia: “Presto si terranno le votazioni per individuar­e il nuovo candidato presidente per la Regione Sardegna”. Ma se il fronte pentastell­ato ricomincia da zero, il centrosini­stra non naviga in acque migliori. A cominciare dal Pd, che dopo l’investitur­a informale di 130 sindaci a Massimo Zedda, ora aspetta che il sindaco sciolga le riserve e lanci la sua candidatur­a alle Regionali. Solo un nome forte, infatti, potrebbe evitare il passaggio delle primarie di coalizione, su cui un altro contendent­e, il Partito dei sardi (già parte della maggioranz­a del centrosini­stra in Regione), ha lanciato da tempo l’opa con le “primarie della nazione sarda”: il leader Paolo Maninchedd­a chiede agli altri partiti di partecipar­e riconoscen­do l’istanza identitari­a e “nazionale” delle com- petizioni isolane. Anche il centrodest­ra si gioca la carta identitari­a grazie all’asse di ferro fra Lega e Psd’Az, che vede in pole position la candidatur­a del leader azionista sardo, Christian Solinas.

LO HA RIBADITO lunedì a Cagliari il coordinato­re del tavolo della coalizione Eugenio Zoffili. Stando agli accordi nazionali, infatti, la Sardegna andrà alla Lega. Per questo, ha precisato Zoffili “il nome sarà fatto da Salvini in persona” quando arriverà nell’isola entro il 15 novembre. Nonostante alcune fibrillazi­oni nel campo di FI, la macchina elettorale del centrodest­ra si sta muovendo da tempo. Non è un caso l’a vv ic endamento repentino, proprio lunedì, alla guida del seguitissi­mo quotidiano online Sardinia

post : al vecchio direttore Giommaria Bellu, ex Unità, subentra Guido Paglia, in passato vicedirett­ore de Il Gior

nale di Montanelli e direttore delle relazioni esterne Rai, vicino al centrodest­ra

Nuovo direttore

La destra si prende pure “Sardiniapo­st”: a Bellu (ex l’Unità) subentra Paglia (ex il Giornale)

Se condannati anche solo in primo grado ci si deve fare da parte È giusto

MARIO PUDDU (5S) Stando agli accordi nazionali, l’isola andrà alla Lega Il nome sarà fatto dal leader il 15 novembre

ZOFFILI (C.DESTRA)

 ?? Ansa ?? Coordinato­re Mauro Puddu, ex candidato alla regione Sardegna
Ansa Coordinato­re Mauro Puddu, ex candidato alla regione Sardegna

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy