Banksy, l’opera distrutta e la beffa al quadrato
La “Ragazza col palloncino” triturata a metà all’asta ora è “Amore nel cestino” e vale di più
“Qualche
anno fa ho inserito in uno dei miei quadri un meccanismo di autodistruzione… nel caso fosse andato all’asta”. Il video di Banksy si apre così, testo bianco su sfondo nero, un uomo con il cappuccio della felpa tirato sulla testa che monta un seghetto all’interno di una cornice. La scena si sposta nella sede londinese di Sotheby’s, la casa d’aste dei record: folla varia di compratori e collezionisti, le fasi concitate della contrattazione, poi il battitore che aggiudica, per oltre un milione di sterline, una stampa di The Girl with a Balloon, la bambina con il palloncino rosso, creato come murale a Londra nel 2002 e diventato una delle opere identificative dello street artist. Pochi secondi e il meccanismo si at- tiva: video in soggettiva, quadro triturato. A metà. “Ma doveva distruggersi completa me nt e”, spiega l’a ut or e. Durante le prove aveva funzionato. Uno show per prendersi gioco di un altro show. La notizia è lo choc dei presenti, comparse di una scena parallela a quella dell’arte contemporanea.
“Lo chiamiamo mercato BTS, Behind The Sofa, roba che ricchi senza gusto mettono in salotto per stupire i loro ospiti”, è il giudizio liquidatorio di una austera curatrice londinese. Per lei Banksy è solo un a tt e nt io n grabber, uno costantemente in cerca di attenzione, e le sue performance una copia insignificante delle radicali provocazioni anni Sessanta e Settanta. Ma funzionano perfino quando, come in questo caso, falliscono, perché il mercato assimila anche un’opera triturata: ora The Girl with a Balloon si chiama Love in the Bin, ‘Amore nel c es ti no ’, e la performance che ha semidistrutto la tela ne ha probabilmente aumentato il valore simbolico, e quindi economico, in un circuito di rialzi mediatici indipendenti dal valore artistico.
RIPARTE LA CACCIA: chi è davvero Banksy? È stato lui a girare il video e ad attivare il meccanismo? The Independe nt scommette su Robert Del Naja, 52 anni, co-fondatore del gruppo musicale Massive Attack: è di Bristol, dove sono comparsi i primi murali di Banksy, e ha cominciato la carriera artistica proprio con i graffiti prima di darsi alla musica. Disegna an- cora, e la sua copertina di Heligoland , album dei Massive Attack del 2010, ricorda molto da vicino lo stile di Banksy. È apparso nel documentario su Banksy Exit Through the Gift Shop: i due hanno ammesso l'amicizia ma sempre negato di essere la stessa persona. Finché, nel giugno 2017, il musicista inglese Clifford Joseph Price (Dj Goldie) ha parlato dello street artist chiamandolo Robert. Lapsus rivelatore o falsa pista?