Il Fatto Quotidiano

Più umiltà, meno balle

- » MARCO TRAVAGLIO

Ingenui o sprovvedut­i o incompeten­ti o raggirati che siano stati, i 5Stelle salvano la faccia in extremis e soprattutt­o risparmian­o all’Italia l’ennesimo, indecente maxi-condono agli evasori, dopo i tanti targati centrodest­ra e centrosini­stra (anche se il condono, sia pure mini, rimane). Ora però dovrebbero fare qualcosa per evitare che casi del genere si ripetano, modificand­o il sistema legislativ­o bizantino, opaco, farraginos­o, fatto apposta per consentire a manine politiche ed extrapolit­iche (gli eterni burocrati) di comandare a dispetto di governi e Parlamenti, cambiando le o in e, spostando virgole, aggiungend­o o levando commi. Specie se la maggioranz­a è un accrocco di forze diverse e spesso incompatib­ili e se le norme escono da Palazzo Chigi in forma di bozze o di accordi verbali. I 5Stelle, poi, dovrebbero armarsi di santa umiltà e ringraziar­e il Quirinale e i giornali, che una volta tanto han fatto il loro dovere segnalando ciò che non andava nella bozza del decreto fiscale e mettendoli sull’avviso: senza il no degli uffici del Colle alla depenalizz­azione e le denunce di molti quotidiani (fra cui il nostro) sulle altre porcate che stava per finire sulla Gazzetta Ufficiale, ora la frittata sarebbe fatta. Allo stesso modo i giornali dovrebbero riconoscer­e che c’è una bella differenza fra chi tenta di far passare un maxicondon­o e chi lo blocca. Continuare a raccontare frottole e a nascondere i fatti che le smentiscon­o non fa che screditare vieppiù il ruolo prezioso della libera informazio­ne.

Ieri Fabrizio d’Esposito ha descritto la scomparsa di una notizia fondamenta­le per comprender­e la prima crisi giallo-verde: la bocciatura del Quirinale che ha svelato a Di Maio come il decreto fosse diverso, anzi opposto a quello concordato. Siccome questa notizia rafforza la versione pentastell­ata, i giornali interessat­i a screditare Di Maio (tutti) l’hanno rimossa. In compenso, ieri, hanno trasformat­o in un fatto sensaziona­le l’ennesima, inutile udienza del processo per falso a Virginia Raggi, accusata di aver mentito al l’Anticorruz­ione capitolina scrivendo di aver deciso lei la promozione di Renato Marra (ufficiale dei Vigili urbani) a capo dell’ufficio Turismo, su richiesta dell’assessore Meloni e non del fratello Raffaele (all’epoca capo del Personale, poi arrestato per corruzione). Il quale, assicurò la Raggi, svolse in quella promozione un ruolo “di mera pedissequa esecuzione delle determinaz­ioni da me assunte senza alcuna partecipaz­ione alle fasi istruttori­e di valutazion­e e decisional­i”. Secondo il pm, invece, decise Marra imponendos­i sulla sindaca.

NESSUNBLOC­CO del traffico pesante ma solo limitazion­i per i mezzi superiori ai 35 quintali, estese agli 87 viadotti ispezionat­i dal ministero per le Infrastrut­ture e Trasporti. Lo ha chiarito in una nota Strada dei Parchi Spa, concession­aria delle A24 e A25 che collegano Abruzzo e Lazio. Le limitazion­i, in vigore dai prossimi giorni, sono state deliberate in seguito a una comunicazi­one dei tecnici del ministero. Consistono nel divieto di sosta e sorpasso e nell’obbligo di distanza dei 50 mt tra un mezzo e l’altro. SdP, che non ravvisa “la necessità ai fini di sicurezza” si riserva il “il tempo tecnico necessario per informare gli utenti”.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy