Sky, il piano segreto del dopo-Murdoch: si butta sui telefoni per finanziare la tivù
Con l’arrivo degli americani di Comcast si replica il piano portato avanti nel Regno Unito: nasce una nuova società
Comcast, che ha comprato la creatura dello “squalo” Rupert, lo ha già fatto nel Regno Unito È partito il lavoro di “lobby” su politica e informazione
Il calcio italiano è popolare, però non sazia. Il canale di musica classica è figo, però non sazia. La trasmissione di scienze è divulgativa, però non sazia. Non abbastanza. A Sky Italia – florida provincia di Sky Europa, appena conquistata dagli americani di Comcast a scapito del fondatore Rupert Murdoch –, vendere televisione a 4,8 milioni di italiani non basta più. Allora negli uffici di Rogoredo a Milano preparano la trasformazione aziendale: l’anno prossimo – come dimostrano i documenti riservati consultati dal Fatto– Sky Italia diventerà anche un operatore telefonico. Il modello ricalca il proficuo esperimento di Sky Regno Unito, da Londra a Belfast. Il gruppo italiano, guidato dall’amministratore delegato AndreaZappia, studia da tempo un ingresso nel settore delle telecomunicazioni per diffondere i prodotti televisivi scavalcando l’intermediazione di Fastweb & C. Così la multinazionale di Rogoredo può offrire contratti per la telefonia domestica, mobile con i cellulari a marchio Sky e Internet con la banda larga. Una ramificazione totale per includere nei servizi telefonici i contenuti dell’odierna piattaforma satellitare e digitale: sport, cinema, documentari, serie tv. Ormai la parabola è vintage, il futuro, anzi il presente è la connessione a SkyQ e ai dispositivi elettronici.
Zappia ha stretto spesso accordi commerciali con i maggiori operatori italiani ( Vodafone, Fastweb, Telecom), ma il cliente è costretto a pagare due volte con incentivi variabili e disguidi frequenti. Col nuovo progetto Sky Italia sarà indipendente. Il cronoprogramma, consegnato ai dirigenti e pure a conoscenza delle Autorità di garanzia e controllo (Agcm, Agcom), prevede il lancio in primavera di una società collegata a Sky Italia che affitta frequenze da Vodafone e Telecom. Per soddisfare le imminenti richieste del gruppo di Zappia, Vodafone e Telecom hanno investito 2,4 miliardi di euro ciascuna – in un’asse gnazi one da 6,5 miliardi di introiti per lo Stato – per strappare la banda più pregiata del 5G. L’alleanza con Open Fiber, ratificata lo scorso marzo, era un primo segnale.
SKY EUROPA resta negli Stati Uniti e comunque a gestione familiare. Il trasferimento dalla famiglia Murdoch alla famiglia Roberts è costato a Comcast 33 miliardi di euro all’asta di Londra e altri 13,5 miliardi per il prelievo fino all’ultima azione dello squalo Rupert, che a sua volta ha ceduto 21st Century Fox a Disney. Con circa 150 miliardi di euro di capitalizzazione in Borsa a New York e un fatturato di oltre 70 miliardi, Comcast è il più grosso fornitore di telefonia fissa e televisione via cavo degli Usa, ma il giro d’affari si prosciuga inesorabilmente e perciò da anni il colosso di Filadelfia fa incetta di emittenti tv e produttori del cinema: Nbc Universal, la perla Universal Pictures, Dreamworks Animation. Roberts s’è svenato con Sky – e rischia di sfiorare i 100 miliardi di dollari di debiti – per sbarcare in Europa con una dote di 23 milioni di clienti (14,4 miliardi di euro di rica-
Pubbliche relazioni Vicino al Parlamento c’è un salottino per la Champions (e il tg sarà ridimensionato)
vi) e competere su scala mondiale con Amazon e Netflix. Comcast ha comprato Sky Europa e la provincia di Sky Italia, persuaso dall’ipotesi – concreta e già in lavorazione – di proporre abbonamenti alla televisione più pregiata e alla fibra ottica più veloce a 23 milioni di europei dislocati tra l’Inghilterra, la Germania, la Spagna, l’Irlanda e l’Austria. La seconda settimana di novembre Brian Roberts, il capo di Comcast, sarà in visita in Europa fra Londra, Monaco e Milano. A Zappia ha l’obbligo di chiedere a che punto è giunto con la missione definita Sky broadband launch.
SKY ITALIA ha l’ambizione di occupare – quasi in solitaria – il remunerativo mercato della televisione a pagamento, al momento annovera 4,8 milioni di abbonati e 2,8 miliardi di fatturato. Il prologo è andato in scena pochi mesi fa. Quando Sky Italia ha siglato la pace con gli ex nemici di Premium. Un innocuo scambio di film con Premium di Mediaset, durante la gara per i diritti tv della Serie A, ha estromesso gli spagnoli di Mediapro per disegnare l’attuale scenario. Il Biscione è ritornato all’antico con le televisioni generaliste e il sempiterno proposito di costituire un polo europeo; Premium ha smesso di gene- rare perdite in bilancio perché non esiste più; l’in fr astruttura tecnica di Premium passerà a Sky, che ha l’aspirazione di ereditare circa 1,8 milioni di utenti; i pasticcioni di Dazn – supportati da Zappia, scaltro a pre-acquistare abbonamenti – buttano 193 milioni di euro a stagione in Italia per reggere la messinscena. Antitrust e Agcom assistono alle mosse del mercato con gli occhi socchiusi e Sky Italia ha fretta di esordire da operatore telefonico per assorbire la spesa mostruosa di 1,115 miliardi di euro all’anno per l’esclusiva delle coppe europee di calcio e del 70 per cento del campionato italiano. Anche se i vigilanti non vigilano assai, Sky Italia deve affrontare le leggi. Nei dossier interni – che il Fatto ha esaminato – si ragiona su come importare in Italia il metodo già utilizzato e con profitto a Londra per blandire il governo, la politica e le Autorità. Il piano per i lobbisti di Sky Italia è preciso: “È fondamentale influenzare i regolatori – si legge nelle carte – prima che mettano mano al regolamento. È importante mantenere un fruttuoso e persistente dialogo, sia formale che informale, con le Autorità; quando il dibattito è già pubblico è troppo tardi”. E ancora: “Cercare alleati: è sempre meglio far parte di una coalizione o di un settore industriale, che essere una voce isolata”. In sostanza, parlare bene di Sky Italia e
male dei concorrenti: “Necessità di elaborare una narrazione potente sulle piattaforme online e i giganti del te
ch: non regolati, potere eccessivo, vantaggi fiscali”.
FINCHÉ ZAPPIA non completa
la missione Sky broadband
launch, Sky-Tg24 rimarrà acceso, poi verrà stravolto. Il trasloco a Milano e i licenziamenti erano un assaggio. Quando il tg non sarà più utile alla causa – richiede decine di milioni di euro per lo 0,73% di share, ma sul digitale è un canale gratuito – verrà smantellato e ridimensionato. L’epoca di Sarah Varetto sta per terminare e la collaborazione con Vodafone darà strumenti per ridurre il personale. Sky Italia ha spento Fox Sport all’improvviso mandando a casa una trentina di giornalisti (molti ricollocati) nell’indifferenza generale. Il silenzio dei partiti e del governo è prezioso. La politica va coccolata, come insegnano gli inglesi. Per lusingare i politici appassionati di pallone, negli studi di Roma, a Montecitorio, di fronte alla Camera, Sky organizza per i deputati e i senatori la visione delle partite di Champions League: schermi ad alta definizione, comode poltroncine, cena raffinata, bevande di classe, incontri col mondo Sky. Si comincia mercoledì con il Psg di Buffon e il Napoli di Ancelotti. Buon divertimento.