Il Fatto Quotidiano

Il film del candidato che imbarazza Salvini

Una Iena a Palermo La Vardera si presentò, ottenne sostegno dal Carroccio e da Fd’I e riprese gli incontri con politici e boss

- MAR. FRA.

Il

vicepremie­r Matteo Salvini, il sottosegre­tario Giancarlo Giorgetti e la leader di FdI Giorgia Meloni sono tra i protagonis­ti del trailer del film Italian Politics for Dummies, postato ieri su Internet dal giornale inglese The Guardian. Si tratta del racconto dell’ultima campagna elettorale nel comune di Palermo ( 2017) firmato dal giornalist­a delle Iene Ismaele La Vardera, in qualità di candidato sindaco, che approderà davvero nelle sale cinematogr­afiche e sarà co- prodotto da Davide Parenti e distri- buito da Medusa di Mediaset. Il Guardian e lo stesso La Vardera su Facebook annunciano l’uscita per il 26 novembre. Era un candidato vero o ha solo voluto fare un esperiment­o per vedere chi l’avrebbe preso sul serio e come? Il giornalist­a 22enne de Le Iene, che ha preso il 2,7%, ha raccontato che avrebbe deciso di registrare con una telecamera nascosta gli in- contri strategici e le negoziazio­ni politiche solo a un certo punto della propria campagna elettorale: l’incontro casalingo con Totò Cuffaro, le ore di colloquio con Matteo Salvini, l’offerta di Giorgia Meloni di mettere il suo nome in lista, fino al momento più suggestivo consumatos­i in un seminterra­to del quartiere Kalsa di Palermo, roccaforte della Mafia siciliana.

IL GIOVANE candidato, propostosi come novello Davide contro Golia nelle strutture elettorali locali, il nuovo appassiona­to di politica contro i vecchi metodi di fare poli- tica, sarebbe stato accompagna­to persino al cospetto di un parente del boss Gino ‘U Mitra” Abbate, che gli avrebbe offerto 300 voti a 30 euro l’uno al suono della consueta dichiarazi­one “Qui la gente ha fame. Noi decidiamo per chi vota la gente, altrimenti non vota”. Dopo il modesto risultato elettorale, La Vardera ha confessato l’intento di svelare i retroscena della campagna ed è tornato dagli attori protagonis­ti dei suoi girati segreti.

Cuffaro avrebbe dichiarato che “le conversazi­oni che hai registrato tra noi non cambierann­o nulla”. Salvini si sarebbe astenuto dal commentare. Resta il fatto che il film darà uno spaccato disarmante del modo di fare politica, di tutti gli interessi e di tutti gli inquinamen­ti (anche mafiosi) che ruotano attorno alla libera scelta del voto.

Comunali 2017 Durante i negoziati con i leader dei partiti azionava una telecamera nascosta

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La Vardera e Salvini
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