Il Fatto Quotidiano

“Scusami per la violenza”: Ramadan e gli sms espliciti

L’intellettu­ale islamico accusato di abusi sessuali da due donne aveva sempre negato, ora cambia versione: rapporti “consenzien­ti”

- » LUANA DE MICCO

Al centro dell’inchiesta contro Tariq Ramadan ci sono più di 400 sms scambiati con le due donne che lo accusano di averle violentate. Il teologo islamico svizzero, di origini egiziane, è detenuto nella prigione di Fresnes, nel sud di Parigi, dal 2 febbraio scorso, da quando cioè è stato incriminat­o per stupro.

Le due denunce risalgono all’ottobre 2017. La prima, sulla scia dello scandalo Weinstein, era di Henda Hayari. La scrittrice francese, di origini maghrebine, ha raccontato di essere stata violentata dall’intellettu­ale in una camera d’albergo a Parigi, nel 2012. La seconda, per dei fatti molti simili ma precedenti, era stata depositata pochi giorni dopo, questa volta da ‘Christelle’ (nome fittizio). Anche lei ha accusato Ramadan di averla violentata nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 2009, in una camera dell’hotel Hilton, a Lione.

CHRISTELLE HA descritto momenti di estrema violenza. Prima di violentarl­a, lui l’avrebbe schiaffegg­iata più volte, quindi l’avrebbe trascinata per la camera tirandola per i capelli. Sono gli sms ritrovati nei cellulari delle due donne ad aver permesso una svolta nell’inchiesta giudiziari­a: convocato ieri davanti ai tre magistrati di Parigi, Ta- riq Ramadan, che finora aveva sempre negato di aver avuto rapporti sessuali con le due donne, ha ammesso per la prima volta di aver mentito e aver avuto delle relazioni fisiche con loro. Ma nella sua versione si è trattato di rapporti “consenzien­ti”. A settembre, a confronto in aula con Christelle, aveva ammesso di aver avuto in passato delle amanti. Ma con Chri- stelle, aveva detto, si era trattato di “giochi di seduzione”. Di lei – una “mitomane”, l’aveva chiamata – diceva che l’aveva incontrata una sera a Lione, ma che si erano limitati a bere qualcosa al bar. Gli sms, particolar­mente espliciti, invece, lo incastrano.

Alcuni di questi scambi sono stati pubblicati ieri dal sito di Le Point. A settembre 2009 Ramadan ha scritto: “Avrai presto tutto, bambola, mi farai vivere tutte le mie fantasie. Non è così? So che vuoi essere dominata da me”. Poi la mattina del 10 ottobre, il giorno dopo l’incontro, le ha scritto: “Ho sentito il tuo fastidio, scusami per la mia violenza. A me è piaciuto. Ne vuoi ancora? Sei delusa?”. E più tardi: “Non sei stata bene. Sono desolato”. Henda Hayari, ex salafita, diventata militante femminista nel 2015 dopo gli attentati a Charlie He bdo, aveva contattato il teologo via Facebook per chiedergli consigli religiosi, proprio come aveva fatto tempo prima Christelle.

SOSTIENE DI AVER accettato di incontrarl­o mentre era di passaggio a Parigi, a margine di un convegno. Di essersi fidata di lui quando le ha proposto di raggiunger­lo in camera. Ma una volta su, lui si è scatenato su di lei, l’ha colpita più volte, le ha stretto la gola come se volesse strozzarla. Il 7 ottobre 2012 Henda Ayari gli ha scritto: “Mi disgusti sempre di più. Scendi dal tuo piedistall­o pretenzios­o arrogante. Il successo ti ha dato alla testa. Sei uno specialist­a della seduzione e della manipolazi­one con chi è incapace di riflettere con la propria testa. Ma io non sono così. Togliti di torno”.

Ramadan, che dopo le accuse ha perso la cattedra di Studi islamici all’Università di Oxford, è da tempo una figura controvers­a. Spesso è stato al centro di polemiche per la sua visione conservatr­ice dell’Islam e le posizioni giudicate antisemite. I suoi legali hanno più volte chiesto la sua scarcerazi­one, ma la forma di sclerosi multipla di cui soffre, a 56 anni, è ritenuta gestibile dall’ospedale penitenzia­rio.

L’approccio

L’ex docente: “Avrai presto tutto, bambola, mi farai vivere tutte le mie fantasie”

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Ansa In carcere Tariq Ramadan è in prigione dal 2 febbraio

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