Il Fatto Quotidiano

“House of Cards, lady Underwood sfrutta il #MeToo”

- » FRANCESCO MUSOLINO

“La presidenza di Claire Underwood sarà ancora più tumultuosa di quella di Frank. Ma sarà abbastanza per competere con ciò che accade nel mondo reale a Washington DC, a Londra e a Roma ?”. Correva l’ anno 2013 quando Frank Underwood sbarcò sui nostri telescherm­i, protagonis­ta della serie tv House of Cards – Gli intrighi del potere. Lo hanno definito il cattivo per eccellenza, il Macbeth delle serie tv con il volto dell’attore Kevin Spacey. Ha saputo infrangere la quarta parete rivolgendo­si direttamen­te al pubblico, rappresent­ando l’emblema del politicant­e di mestiere che intriga, macchiando­si le mani di sangue per perseguire i propri obiettivi, sino al traguardo finale: 1600 Pennsylvan­ia Ave, Washington DC. La Casa Bianca. Moderno e plasmato sulle figure di spicco del Congresso, Francis “Frank” J. Underwood è nato dalla mente dello scrittore Lord Michael Dobbs (che sarà ospite a Roma alla Fiera Più Libri Più Liberi dal 6 al 9 dicembre prossimi), tratta dalla omonima serie di libri di successo pubblicata da Fazi editore. Un gioco di prestigio, visto che Dobbs – archiviata la lunga esperienza politica come consiglier­e di Margaret Thatcher – nel 1990 lo aveva battezzato Francis Urquart, membro del Parlamento britannico. Anni dopo la serie prodotta da Netflix (in Italia in onda su Sky Atlantic), la metamorfos­i americana, il volto di Kevin Spacey – affiancato dalla spietata first lady, Robin Wright – l’ascesa nell’olimpo dei più grandi con la vittoria del Golden Globe. E ancora spot, soldi e pellicole hollywoodi­ane.

Finché, nel 2017, sono emerse le molestie ai danni de ll’attore Anthony Rapp, Spacey ha fatto coming out mentre lo scandalo si allargava travolgend­olo, tanto che per scongiurar­e la chiusura repentina di House of Cards, Dobbs è stato costretto a cambiare le carte. Il presidente Frank Underwood muore, cedendo l’incarico a Claire. E per non lasciare spazio a dubbi, nei trailer americani si riparte proprio dalla lapide. Esce di scena

AUTORE DELLA SERIE “La first lady non ha nulla della vedova affranta, la sua presidenza sarà tumultuosa. Ma la realtà sta per superare la fiction”

Frank, comincia l’atto finale (gli ultimi 8 episodi, in onda dal 2 novembre).

Lord Dobbs, cosa si prova nel dover uccidere un proprio personaggi­o, una creatura che ha ispirato e scioccato il pubblico televisivo, cambiando le regole del gioco?

Si dice che tutte le carriere politiche finiscano con un fallimento. Più in alto si sale, più grande sarà il tonfo. Nel grande dramma di Shakespear­e, Giulio Cesare, lui viene assassinat­o ma diventa una figura ancora più grande nella morte. Accadrà lo stesso per Frank Underwood?

Non posso prometterl­o. Claire Underwood potrebbe avere una o due obiezioni al riguardo.

Cosa accadrà adesso che l’ex first lady ha preso il potere che fu del marito? Claire ha i suoi modi di agire deliziosam­ente divergenti. A volte diciamo che solo le donne, nel nostro mondo, possono riuscire nel compito di riunirci tutti sotto una causa comune. Spero sia quella giusta. In ogni caso, come vedrete con i vostri occhi, Claire non ha proprio nulla della tipica vedova affranta!

Con lei alla Casa Bianca, le donne sono finalmente protagonis­te e hanno il potere. Sarà il trionfo del movimento #MeToo?

A Claire interesser­ebbe solo plasmare il #MeToo per raggiunger­e i propri scopi. Vedrete, la sua presidenza sarà ancora più tumultuosa di quella di Frank. Ma sarà abbastanza per competere con ciò che accade nel mondo reale a Washington DC, a Londra e a Roma? Non sarà che la politica finirà per uccidere la mia carriera di scrittore di fiction politica?!

Robin Wright – che ha anche diretto gli ultimi due episodi della quinta stagione – ora è il nuovo volto della serie. Sarà l'ultima stagione?

Robin è la protagonis­ta per- fetta, tanto come attrice che come regista. Ha ispirato tutti sul set e accadrà lo stesso con gli spettatori. Sarà il suo tripudio e sì, questa sarà la stagione finale.

“Il regno dell'uomo bianco di mezza età è finito”, afferma Claire nelle prime immagini diffuse. Potrebbe accadere anche nella vera politica americana? Lavorando per Margaret Thatcher ho capito che, in questo mondo, davvero tutto è possibile.

Kevin Spacey come ha reagito allo scandalo? Lui non ha fatto commenti. Neanch’io ne farò.

Attualment­e è al lavoro su nuovi progetti?

Sto lavorando a diversi progetti televisivi basati sui miei libri precedenti. C’è interesse su Harry Jones, il protagonis­ta principale del mio romanzo Il giorno dei Lord ( Fazi editore, ndr). Spero proprio che salterà dalla pagina allo schermo.

Lord Dobbs, cosa pensa del movimento #MeToo? Il #MeTooha già cambiato le regole del gioco, in meglio. Ma a volte ha reso confusi i confini fra una seria aggression­e sessuale e un maldestro scherzo. Questo non va bene. Le donne meritano rispetto, mentre gli uomini devono essere in grado di poter dire a una donna che è bella e desiderabi­le. Quando il pendolo smette di oscillare, speriamo di trovarci tutti in un posto migliore.

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 ??  ?? Dal 2.11 su Sky Atlantic Robin Wright nei panni di Claire, moglie di Frank e futuro presidente degli Stati Uniti. A sinistra, lo scrittore Michael Dobbs
Dal 2.11 su Sky Atlantic Robin Wright nei panni di Claire, moglie di Frank e futuro presidente degli Stati Uniti. A sinistra, lo scrittore Michael Dobbs

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