Il Salvini di governo cambia idea sul Qatar
Un anno fa tuonava contro Doha: “Finanzia e fomenta il terrorismo islamico”. Ora i selfie con il premier e la soddisfazione per gli affari
Il multiforme ingegno di Matteo Salvini consiste anche nel saper indossare una maschera adatta a qualsiasi festa. L’ultima l’ha mostrata in Qatar. A giudicare dal ricco resoconto fotografico, la missione on the road è stata un successone: Salvini ha toccato l’apice della sua narrazione social con ilselfiestrasorridente e sghembo direttamente dall’abitacolo dell’automobile del premier qatarino (e al secondo posto, nella classifica delle foto-prodezze del Capitano, c’è quella col mitra in braccio scattata nel Centro fieristico di Doha).
È quasi ammirevole la capacità cosmetica del leghista. Il Salvini che sorride in ogni immagine pubblicata dal Qatar è lo stesso che fino a un anno fa scriveva parole furiose s ul l ’ emirato. Indignato – e con qualche ragione – per il terrorismo finanziato da Doha e per il flusso di denaro che sostiene progetti islamici anche nei nostri confini.
AD AGOSTO 2016 il Capitano era di quest’idea: “Basta finanziamenti dai Paesi arabi per finanziare la costruzione di nuove moschee. Arrivano in Italia 18 milioni all’anno da Turchia, Qatar e Arabia Saudita: soldi che nessuno può garantire non siano utilizzati per favorire lo sviluppo del terrorismo”. La scorsa estate, durante la crisi tra Arabia Saudita e Qatar, accusato di sostenere movimenti islamisti radicali nel mondo arabo, Salvini non poteva astenersi: “Finalmente se ne accorge anche l’Arabia Saudita che il Qatar finanzia e fomenta il terrorismo. Bene, ma non basta”. E ancora, negli stessi giorni: “Moschee finanziate con i soldi del Qatar! ROBA DA MATTI! Con la Lega al governo, nemmeno MEZZO METRO QUADRO a chi è anche lontanamente sospettabile di fiancheggiare il terrorismo islamico!”.
Con la massima naturalezza e senza nessun imbarazzo lo stesso Salvini che riempiva i suoi profili pubblici con questi giudizi inflessibili, si è presentato a Doha e ha trasformato i suoi attacchi in parole dolci. “Il Qatar – scrive ora il ministro – si sta distinguendo per un certo equilibrio rispetto agli estremismi mostrati in questi giorni da paesi quali, per esempio, l’Arabia Saudita”. Salvini ha trovato “un Paese stabile e sicuro dove l’estremismo islamico non ha futuro”; un paese “che cresce, che accoglie, che ha voglia di lavorare con l’Italia”, una “partnership commerciale e culturale che mi interessa. I margini di crescita sono incredibili e sono convinto che possiamo fare meglio dei francesi, tedeschi e inglesi”.
NELLA FOLGORAZIONEdi Salvini c’è poca mistica e molto cinismo: al governo si riconsidera l’importanza dei soldi. Quelli che legano Qatar e Italia sono moltissimi. Un volume d’affari da 2,35 miliardi di euro l’anno, aumentato dell’8,7% nel 2017. Un fiume di commesse, come quella stipulata dalla Difesa qatarina e da Fincantieri nel 2016: 5 miliardi di euro per la consegna di sette unità navali. Non sorprende allora che il leghista abbia scoperto un paese tanto diverso da come se lo figurava: lo Stato canaglia – sorpresa – è moderno, moderato, inclusivo, un cuscinetto contro il terrorismo internazionale...
Et voilà: l’ultima maschera di Salvini è fatta. Ma con un’incognita: quale indosserà il Capitano a Palermo, a novembre, durante la Conferenza sulla Libia alla quale si vanta di aver invitato anche il Qatar? Sarà il Salvini che compiace Tripoli o quello che compiace Doha?
Il Matteo di oggi
“Il Paese si distingue per un certo equilibrio rispetto agli estremismi”