No all’Appendino e sì al Tav Oggi primo test della piazza
Dopo il voto per lo stop ai lavori, manifestazione contro la giunta 5Stelle con lo slogan del Pd. Mentre Boccia auspica la nuova “marcia dei 40mila”
L’appuntamento
è per oggi alle 10 in piazza Castello, a Torino. Dopo l’ordine del giorno No Tav approvato dal consiglio comunale lunedì, cominciano qui le manifestazioni contro l’amministrazione M5S di Chiara Appendino. È stato organizzato un sit- i n dallo slogan #Torinodicebasta, sull’onda di quello della manifestazione contro Virginia Raggi una settimana fa. Come quella di
Roma dovrebbe essere una manifestazione spontanea, senza i partiti, anche se lo slogan è stato già usato dal Pd lunedì: “Fa piacere che sia utilizzato il nostro slogan. Non abbiamo organizzato noi la protesta, ho visto che è nata sui social – precisa Mimmo Carretta, segretario dei dem torinesi –. Ci saranno tanti democratici, tutti liberi di andare come farò io”. In teoria il Tav non è al centro della protesta, ma in molti a Torino pensano che sia l’occasione per testare la riuscita di quella nuova marcia “dei 40 mila”, auspicata dal presidente d e ll ’ Unione industriali di Torino, Dario Gallina, ricordando la manifestazione dei quadri Fiat che il 14 ottobre 1980 portò alla sconfitta degli operai in sciopero.
Come si è visto lunedì nella piazza di fronte al municipio, in questa lotta a favore della grande opera si ritrovano associazioni di categoria e sindacati, industriali e politici bipartisan (dal Pd a Fi), uniti dall’idea che il Tav possa essere la panacea a una crisi industriale e occupazionale. Lunedì prossimo alla Camera di commercio i rappresentanti di imprenditori, ar- tigiani, professionisti e altri si incontreranno per organizzare un evento “Sì Tav” il 24 novembre. “Il malessere dei nostri associati è forte, i risultati in termini di previsioni purtroppo non aiutano, la posizione sulla Torino-Lione amareggia e delude”, ha detto ieri il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Che fisserà a breve un Consiglio generale di Confindustria allargato a tutti i presidenti delle nostre associazioni a Torino, “un luogo simbolo delle potenzialità del Paese, con un invito aperto a tutte le altre categorie e una sfida al governo perché cominci a fare gli interessi del Paese tutto e non di pezzi di elettorato”.
Tra una settimana manifesteranno per la Torino- Lione le persone che aderiscono all’iniziativa dell’ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi Mino Giachi-
Torino
Il 10 tocca ai “Sì Tav” chiamati da Giachino ex sottosegretario del governo di B.
no. La sua petizione su change.orgha raccolto le firme di più di 41 mila persone: “Le porteremo in piazza perché l’Italia ha bisogno della spinta economica che le daranno il Tav, la Via della Seta e il Terzo Valico”. Appendino sta a guardare: “Un sindaco non entra nel merito di manifestazioni che vengono organizzate in assenso o dissenso ed è legittimo che qualcuno manifesti una propria preoccupazione o battaglia politica – ha detto ieri – ma dal mio punto di vista ritengo che l’Alta velocità Torino-Lione non sia una priorità per il Paese”.