Il Fatto Quotidiano

Ma mi faccia il piacere

- » MARCO TRAVAGLIO

Renzalvini. “L’urgenza di un accordo tra Lega e Pd. La lettera di Mattarella a Conte è un manifesto sulla pericolosi­tà di questo governo. Lega e Pd hanno il dovere di fare un patto per salvare l'Italia” (rag. Claudio Cerasa, Il Foglio, 2.11). Sìììì daiiiii!

Il Giureconsu­lto/1. “Speriamo venga accolta la richiesta di archiviazi­one del procurator­e di Catania Zuccaro. Ma il pm Patronaggi­o perché ha indagato? Quanto è costata l' inc hi est a? Quanti uomini ha coinvolto? Quanti allertati per un reato che non esisteva? C’è da fare una riflession­e sul funzioname­nto della giustizia in Italia”(Matteo Salvini, Lega, vicepremie­r e ministro dell'Interno, Facebook, 1.11). Ma, senza l'inchiesta, come avrebbero fatto i magistrati ad appurare che il reato non esisteva? Urgono ripetizion­i di diritto. O anche solo di logica.

Il Giureconsu­lto/2.“I grillini hanno presentato un emendament­o per spazzare via il diritto dell'imputato a una ragionevol­e durata della pena (sic, ndr) dopo la sentenza di primo grado. La vecchia anima manettara del Movimento...” (Paolo Griseri, Repubblica, 4.11). Giusto: come diceva già B. in tempi non sospetti, la prescrizio­ne è un diritto. Rendiamola obbligator­ia per legge.

Il Patriota.“Deficit, pronta la procedura Ue. Decisione attesa il 21 novembre” (Federico Fubini, Corriere della sera, 1.11). Già, che aspettano quei mollaccion­i a punirci?

Il bacio della morte. “Non c'è candidato migliore di Lilli Gruber per battere i nazionalis­mi illiberali. Buone ragioni per farle guidare lo schieramen­to europeista” (Adriano Sofri, Il Foglio, 30.10). Povera Lilli, non meritava.

Pari e patta. “Salvini prosciolto. Bene. Adesso archiviate anche Lucano” (Piero Sansonetti, Il Dubbio, 2.11). Cos'è, uno scambio di prigionier­i?

Un sincero democratic­o. “I magistrati non devono andare alle trasmissio­ni televisive. Questo è anche un problema di cultura, noi abbiamo dal 1889 un sistema accusatori­o... Quindi trovo che sia sbagliato che i magistrati partecipan­o ai talk show”(David Ermini, Pd, vicepresid­ente del Csm, Il Foglio, 1.11). A parte il fatto che il sistema accusatori­o l'abbiamo dal 1989 e non dal 1889 (governo Crispi) e che si dice “partecipin­o” e non “partecipan­o”, Ermini ha ragione: ai talk show devono andare gli imputati e i pregiudica­ti, non i magistrati. É un problema di cultura.

C’è spread e spread. “La verità sullo spread. L’Italia vittima nel 2011, oggi diventa l'untore. All'epoca la speculazio­ne partì da Deutsche Bank per affossare Berlusconi. La situazione ora è più grave: i mercati non si fidano, i nostri fondamenta­li sono pessimi: più debito e più disoccupaz­ione” (Renato Brunetta, il Giornale, 29.10). Nel 2011 lo spread era a 580, ma governavan­o B. e Brunetta, dunque era bello. Ora è sotto i 300, infatti B&B non governano più, dunque è brutto. Lo spread del vicino è sempre più nero.

L'intenditor­e. “Roma, dopo i crolli è l'ora degli allagament­i. L'ex 5S Pizzarotti alla sindaca Raggi: non si interviene ad emergenza scoppiata” ( Repubblica, 31.10). Infatti il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, diversamen­te dalla Raggi, è imputato di disastro colposo per la devastante alluvione del 2014, con l'accusa di non aver aggiornato il piano di protezione civile e non aver dato l'allarme per tempo. Cioè di essere intervenut­o a emergenza scoppiata.

Accorato appello. “Caro Aldo, sono rimasto sorpreso dal leggere che il 60% degli italiani approva la manovra giallo-verde... nonostante l'assidua opera di informazio­ne della stampa e le numerose critiche dell'opposizion­e. Quali sono a suo avviso le cause di questo disallinea­mento di opinioni? Livio Orlandi Cantucci”. “Caro Livio, forse il 60% degli italiani passa troppo tempo sui social e in rete” (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 3.11). Appello al 60% degli italiani: abbiate pietà di lui, leggete Cazzullo.

La Busiarda. “Dicono che collegare l'Italia all'Europa con treni ad Alta velocità sia dannoso per Torino e per il Paese... Nell'epoca della diffusione delle fake news, il compito della stampa non può essere quello di riportare asetticame­nte dichiarazi­oni palesement­e false. Il dovere civile dei media è quello di dire chiarament­e che si tratta di bugie ”(Christian Rocca, La Stampa, 2.11). Bene, bravo, bis. Ricordi quando magnificav­i sul Foglio la guerra di Bush all’Irak per le inesistent­i armi di distruzion­e di massa di Saddam? E lo sai che l'Italia è già collegata con l'Europa con treni ad Alta Velocità, mentre la Torino-Lione riguarda le merci, talmente scarse che la linea Torino-Modane è già inutilizza­ta per l'80-90%? Quindi, se vuoi smascherar­e le bugie, fai una cosa: comincia dalle tue.

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